Sampdoria cessione Lazard
(Photo by Simone Arveda/Getty Images)

L’offerta vincolante portata avanti da Merlyn Advisor per l’acquisto della Sampdoria è scaduta nella giornata di ieri, ma secondo quanto riporta Il Secolo XIX, Alessandro Barnaba, insieme ai soci Peterman e Schirmer, non è uscito di scena.

I tre finanzieri hanno avanzato una proposta di 50 milioni in totale per l’acquisto del 100% della Sampdoria. Niente scalate o ingresso a partire da una posizione di minoranza, l’offerta di Merlyn Advisor prevede l’azzeramento del capitale sociale, 14 milioni di euro, 30 milioni per la ricapitalizzazione per il 100% delle quote e un finanziamento fino a 20 milioni che consentirebbe al club di muovere i primi passi.

In più sarebbe già definito anche il piano sportivo per centrare la salvezza: creare una sinergia con il Lille, club francese di proprietà di Merlyn Advisor, da cui arriverebbero calciatori adatti per i blucerchiati, con i nomi che sarebbero già stati individuati. Oltre a questo si prevede un mercato di gennaio da protagonisti, sempre con l’obiettivo di ridurre i costi e quindi di piazzare tutti quegli elementi che non vengono ritenuti all’interno del progetto.

Ma la prima scadenza da affrontare per la Sampdoria, con l’offerta sempre sul tavolo, è quella di lunedì quando la proprietà, Vanessa e Giorgio Ferrero, dovranno comunicare l’approvazione, o meno, dell’aumento di bilancio, una dei temi all’ordine del giorno dell’Assemblea straordinaria degli azionisti.

Bisogna però sottolineare come il “veicolo” costituito da Merlyn Advisor, che è stato messo in piedi esclusivamente per l’acquisto della Samp, sia da considerarsi attivo fino al mese di gennaio. Infatti, nelle intenzione di Barnaba e soci, il mercato di riparazione è considerato il vero spartiacque per la salvezza dei blucerchiati, più in là l’acquisizione potrebbe risentirne. In più c’è preoccupazione che con il passare delle settimane i conti della Sampdoria non potrebbero far altro che peggiorare e quindi sarebbero necessarie ulteriori risorse finanziare rispetto a quelle già stanziate per concludere l’operazione.

Un altro nodo da sciogliere, come è deducibile dai dettagli dell’offerta illustrati precedentemente, è quello della quota destinata al trust, che nelle intenzioni di Barnaba e soci è di zero euro, visto che l’acquirente ritiene nullo il valore attuale del club. Ma i soldi che eventualmente verrebbero offerti al trust finirebbero nelle tasche della famiglia Ferrero che non vuole uscire da questa situazione senza ricavare nulla. Nonostante i contatti fra le parti, riferisce il quotidiano genovese, non si è trovato un accordo, con la proprietà potrebbe sfiduciare il CdA esistente e nominarne un altro per approvare il bilancio. Oppure potrebbe non approvare l’aumento di capitale e questo farebbe scattare un percorso di crisi d’azienda dove lo stesso CdA (Lanna, Romei, Bosco e Panconi) si troverebbe a gestire la Samp e prendere le decisioni opportune per garantire la continuità aziendale in attesa di un compratore.

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