Chi partecipa al nuovo Mondiale per Club
(Foto: ODD ANDERSEN/AFP via Getty Images)

Chi partecipa al nuovo Mondiale per Club? Il Mondiale in Qatar non è ancora terminato, ma la FIFA non perde tempo. Il massimo organo di governo calcistico al mondo ha ufficializzato – tramite il suo presidente Gianni Infantino – il lancio del nuovo Mondiale per Club. La competizione prenderà il via a partire da giugno 2025, occupando lo slot dedicato in precedenza alla Confederations Cup, e sarà stravolta rispetto al torneo disputato negli ultimi 17 anni.

Il nuovo Mondiale per Club prevede infatti la partecipazione di 32 squadre – contro le sette attuali – e sarà organizzato con cadenza quadriennale e non più ogni anno. Possiamo dire che si tratta di una sorta di replica della Coppa del Mondo FIFA a livello di club e fa sorridere il fatto che la rassegna iridata si allargherà a sua volta a 48 squadre proprio un anno dopo che il nuovo Mondiale per Club avrà preso il via.

Appurati format e cadenza, resta da capire chi prenderà parte alla nuova manifestazione. Una domanda che molti si fanno e alla quale il presidente della FIFA non ha ancora risposto con chiarezza. «Saranno le migliori squadre al mondo. Saranno invitate a partecipare. Tutti i dettagli saranno sviluppati a tempo debito e nelle prossime settimane o mesi decideremo anche dove si svolgerà il torneo in consultazione con tutte le parti interessate», le parole di Gianni Infantino.

Chi partecipa al nuovo Mondiale per Club? Il format del 2019 che non vide mai la luce

Infantino per ora parla dei migliori club al mondo e di squadre che saranno «invitate a partecipare». Ma per cercare di capire come sarà strutturata la competizione, è possibile partire dall’ultimo progetto di riforma del Mondiale per Club, che fu lanciato nel 2019 (con prima edizione prevista tra giugno e luglio del 2021) e fu abbandonato a causa dell’esplosione della pandemia in tutto il mondo.

Quel format prevedeva la presenza degli otto migliori club della UEFA, i sei migliori della CONMEBOL (la confederazione del Sudamerica, le tre migliori squadre africane, tre della CONCACAF (Nord America e America Centrale), tre tra Oceania e Asia e un’ultima squadra da selezionare in base al Paese ospitante. I 24 club sarebbero poi stati divisi in otto gironi, con le prime squadre qualificate direttamente promosse ai quarti di finale per un minimo di due (fase a gironi) e un massimo di cinque partite per ogni team coinvolto su un totale di 18 giorni di gioco.

Come detto il progetto fu poi abbandonato a causa della pandemia e il Mondiale per Club proseguì con la formula già conosciuta. La FIFA – unico grande ente calcistico che non organizza un torneo per club di altissimo livello – si concentrò per un periodo sull’organizzazione del Mondiale (per Nazionali) con cadenza biennale, infiammando il dibattito sull’eccessivo numero di gare disputate dai calciatori e dei calendari troppo fitti di impegni, per poi presentarsi ora con una proposta per club ancora più nutrita rispetto alla precedente.

Se fossero mantenute le proporzioni del vecchio format (cosa non impossibile per equilibrare rappresentanza dei vari continenti con un livello adeguato a un torneo mondiale) le divisioni tra Confederazioni potrebbero essere le seguenti:

  • UEFA (Europa) – 10 club
  • CONMEBOL (Sudamerica) – 8 club
  • CONCACAF (Nord America e Centroamerica) – 5 club
  • CAF (Africa) – 5 club
  • AFC (Asia) e OFC (Oceania) – 5 club
  • Paese Ospitante – 1 club

Infantino ha parlato di “inviti”, ma si può immaginare che i risultati sportivi conquistati nelle competizioni continentali per club siano il lasciapassare per le formazioni che ambiscono a partecipare. In che modo? Dalle vincitrici di Champions ed Europa League e potenzialmente di Conference League, alle sole finaliste della massima competizione europea per club, sono diverse le possibilità per attingere al nostro continente. E così via per il Sudamerica e le altre Confederazioni.

Chi partecipa al nuovo Mondiale per Club? Una “Sperlega” mondiale

Del resto, fu proprio lo stesso Infantino a presentare così il mai nato Mondiale per Club a 24 squadre nel 2020: «In qualità di presidente della FIFA, sono interessato al Mondiale per Club, non alla Superlega. Per me non è il Bayern Monaco contro il Liverpool, ma il Bayern contro il Boca Juniors. Il Liverpool ha 180 milioni di fan in tutto il mondo. Il Flamengo ha 40 milioni di fan e 39 milioni di loro sono in Brasile. Il Liverpool ha forse 5 milioni di fan in Inghilterra e 175 milioni di fan in tutto il mondo».

Insomma, a voler ipotizzare il percorso più logico è probabile che la FIFA e Infantino abbiano deciso di lasciare da parte i piani per le Nazionali con il Mondiale biennale, per puntare con forza sui club e su un torneo che si prenda veramente la scena, con il pubblico, l’attenzione e i ricavi del caso.

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