Sta ormai per volgere al termine la prima stagione in cui la Serie A ha potuto sperimentare doti e difetti della VAR. Le polemiche da parte degli addetti ai lavori, convinti che la tecnologia non abbia poi migliorato così tanto le situazioni dubbie in campo, non sono mancate. Marcello Nicchi, presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, si dice però soddisfatto, ma conferma di voler attuare ulteriori miglioramenti.

“Stiamo vivendo una stagione importante, piena di innovazioni, stiamo applicando bene la Var e lavoriamo per farlo sempre meglio – ha detto a Coverciano dove si trova per l’assegnazione del ‘Premio Colosimo’ in memoria del giovane arbitro scomparso nel 2015 in un incidente stradale -. ‘Grazie alle innovazioni introdotte siamo un esempio nel mondo – ha continuato Nicchi – E il bilancio è positivo, peraltro stanno emergendo arbitri sempre più preparati e pronti al ricambio generazione che avverrà nei prossimi due anni. Ci sono ancora troppe polemiche da parte di dirigenti, giocatori e allenatori nonostante la Var? Non ci interessano nè ci preoccupano, noi abbiamo spiegato, se gli altri capiscono bene altrimenti pazienza”.

L’intenzione non è ovviamente quella di fermarsi qui, ma si spera che anche gli altri campionati possano seguire l’esempio italiano: “Piuttosto speriamo che si arrivi ad un’uniformità a livello intanto europeo: in Italia arbitriamo con la Var e la goal-linea, in Champions c’è ad esempio l’arbitro di porta che qui abbiamo abolito’.

“Non è mancata una riflessione sul momento attuale che sta attraversando il settore arbitrale: ”Ho spiegato al commissario Fabbricini le nostre problematiche in attesa della nuova governance del calcio. Speriamo di essere ascoltati, non è più tempo di scherzare, è tempo di riforme, altrimenti rischiamo anche di non scendere più in campo”.

PrecedenteSerie A: Tim potrebbe non rinnovare, la Lega cerca un nuovo sponsor
SuccessivoAscolti tv, Shakhtar-Roma su Canale 5 vince la serata ma non sfonda