La Uefa batte un colpo pesante, il Sassuolo si sfila, la Roma di James Pallotta fa sentire la propria voce dall’America. La celeberrima dichiarazione di Carlo Tavecchio sui calciatori extracomunitari ‘mangiabanane’ continua a provocare conseguenze e reazioni. A meno di 2 settimane dall’assemblea Figc dell’11 agosto,le parole del presidente della Lega Nazionale Dilettanti e candidato alla presidenza federale sono finite nel radar della confederazione continentale. “Tutte le federazioni associate alla Uefa hanno sottoscritto la risoluzione ‘European Football United Against Racism’ con la quale si sono impegnate a raddoppiare i loro sforzi per eliminare il razzismo dal calcio”, ha fatto notare la Uefa in una dichiarazione all’Adnkronos. “La Uefa è al corrente degli articoli relativi delle dichiarazioni di presunto carattere razzista rilasciate da Carlo Tavecchio, vicepresidente della Figc e candidato presidenziale. La Uefa ha sempre adottato una chiara politica di tolleranza zero contro ogni forma di razzismo e di discriminazione nel calcio”, ha proseguito la confederazione continentale guidata da Michel Platini.
Ancora in vantaggio su Albertini
“Dopo l’entrata in vigore delle nuove norme disciplinari il 1° giugno 2013 -ha spiegato ancora la Uefa– la lotta al razzismo si è ulteriormente inasprita producendo sanzioni più severe per punire ogni tipo di comportamento”. “Inoltre -ha aggiunto l’organismo di Nyon- tutte le federazioni affiliate hanno sottoscritto la risoluzione ‘European Football United Against Racism’ con la quale si sono impegnate a raddoppiare i loro sforzi per eliminare il razzismo dal calcio”. Da Nyon, infine, hanno fatto sapere che “in questo momento non ci sono ulteriori commenti da fare”. In vista del voto dell’11 agosto, Tavecchio appare ancora in netto vantaggio nei confronti del suo rivale, Demetrio Albertini, che oggi si è fatto sentire con un paio di tweet (“Prendiamo posizioni chiare su lotta alle discriminazioni, promozione dell’integrazione, contrasto a violenza e corruzione. Voglio un modello gestionale che valorizzi le specificità del professionismo e del dilettantismo”). Il puzzle del presidente della LND, però, ha perso oggi un altro tassello. In particolare, in Serie A è venuto meno il sostegno del Sassuolo. “Il gruppo Mapei, proprietario dell’U.S. Sassuolo Calcio, fedele ai valori che ne hanno da sempre contraddistinto la presenza nel mondo dello sport, ritiene non più sostenibile la candidatura di Carlo Tavecchio”, ha reso noto la società di proprietà di Giorgio Squinzi.