«Le polemiche ci saranno sempre e noi lavoriamo tutti i giorni per migliorare, ma io sono molto soddisfatto della Var: indietro non si torna». Queste le parole del presidente dell’Associazione italiana arbitri, Marcello Nicchi, in merito alle polemiche in particolare della Lazio sull’utilizzo della tecnologia in campo.
«Le polemiche vengono fuori perché tutte le domeniche si giocano 11.000 partite – ha aggiunto il capo dell’Aia a margine della presentazione dei 120 anni della Figc – Se non si giocasse a calcio non ci sarebbero né polemiche e né discussioni. Noi ci preoccupiamo solo di fare le cose al meglio, migliorando tutto quello che è possibile migliorare. Poi ognuno farà le proprie valutazioni». Quanto all’annunciata protesta dei tifosi della Lazio davanti alla Figc domenica, Nicchi glissa: «Non sono argomenti di mia competenza, ci penserà chi di dovere».
«Se la protesta dei tifosi laziali programmata per domenica sotto la sede della Figc, contro i presunti torti subiti con la Var, sarà “civile” allora “ben venga anche questo. Per far capire che in tutti i settori c’è da migliorare», sono le parole del commissario straordinario della Federcalcio, Roberto Fabbricini, relativamente alla possibile protesta dei tifosi biancocelesti. «È nel loro diritto – specifica a margine della presentazione dei 120 anni della Figc – se tutto rimane in ambito civile sarà un aiuto in più per risolvere i mille problemi».
«La Var è un’innovazione fondamentale e va seguita fin da questi primi vagiti e può portare a qualche complicazione – ha proseguito Fabbricini -. La classe arbitrale merita il massimo rispetto. Non voglio pensare a dietrologie, sarebbe ridicolo e assurdo, la classe arbitrale merita massimo rispetto per l’impegno».
Var si cambia, ipotesi centrale unica dalla prossima stagione
Il commissario ha inoltre replicato al ds biancoceleste, Igli Tare, secondo il quale il campionato è “falsato”. «Ognuno – spiega Fabbricini – difende le sue posizioni e lo fa in maniere più o meno forti, Tare ha parlato di campionato falsato ricordando episodi. Io non voglio entrare in questo discorso. È indubbio che il fischio arbitrale nasce dall’essere umano, onestamente non penso a campionati falsati ma che bisogna lavorare nel rispetto e l’amore per i propri colori per migliorare tutta l’impalcatura dello sport».