Secondo il quotidiano sportivo AS, l’attaccante colombiano Radamel Falcao vorrebbe fortemente lasciare il Monaco per accasarsi al Real Madrid. Fonti vicine al giocatore sudamericano infatti, avrebbero rivelato al quotidiano uno scenario chiaro: con il 70% delle possibilità, il giocatore firmerà con il Real, mentre lo stesso avrebbe il 30% di chance di finire in Premier League, al Manchester City. L’intromissione del club dello sceicco Monsour è fresca e sembrerebbe che il club inglese stia cercando la formula con la quale strappare il giocatore alla concorrenza di Florentino Perez.
Cruciale in questo senso, per dirimire la questione, la volontà del giocatore, che sembrerebbe preferire la casacca dei campioni d’Europa, e sarebbe disposto anche a ridursi il faraonico stipendio che percepisce in Francia (14 milioni di euro) pur di giocare accanto a Cristiano Ronaldo. Jorge Mendes e Florentino Perez, continua il quotidiano, avrebbero avuto diversi incontri nel mese di giugno, delineando in sostanza quello che potrebbe essere il futuro di Falcao. Dimitri Rybolovlev, numero uno del Monaco, conosce la situazione e anzi, da parte del club merengues filtra ottimismo perché, con la cessione di Rodríguez proprio a Madrid, il ricco presidente russo avrebbe lasciato intendere di voler smontare l’enorme progetto sportivo al quale diede inizio appena un anno fa (proprio con l’acquisto del nazionale colombiano).
Il Real duqnue non ha fretta perché sa di avere tempo fino a settembre e perché sa di poter affrontare i primi due impegni ufficiali (Supercoppa europea contro il Siviglia e Supercoppa spagnola contro l’Atletico) con la rosa attualmente a disposizione di Carlo Ancelotti, guidata da un Karim Benzema fresco di rinnovo fino al 2019. AS poi riporta inoltre una notizia che avrebbe del clamoroso, sottolineando come il futuro dell’attaccante possa essere anche in Italia: ci sarebbe infatti l’interesse della Juventus verso il calciatore, tanto che la società di Andrea Agnelli avrebbe chiesto informazioni contattando direttamente il procuratore Jorge Mendes.
Fabio Colosimo