Giovanni Malagò (Insidefoto.com)
Giovanni Malagò (Insidefoto.com)

Giovanni Malagò, presidente del Coni e attuale commissario della Lega Serie A, ha concesso una lunga intervista a Labirinto, contenitore di approfondimento a cura di Piero Giannico in onda Sportitalia. Malagò ha toccato diversi argomenti, tra i quali la questione diritti Tv, le seconde squadre e il doppio stadio a Roma.

Malagò diritti Tv, il presidente del Coni preoccupato per i rapporti Sky-Mediapro

Partendo dai diritti Tv, il commissario della Lega Serie A ha così commentato: «Sono preoccupato per il braccio di ferro tra Sky e Mediapro. Sulla base di quello che è successo, una certezza è venuta meno è inutile essere ipocriti. La certezza è che, comunque andasse e ovunque queste partite fossero state trasmesse, c’era comunque un soggetto che garantiva il pagamento. Questo elemento, che non è trascurabile, al momento è saltato. Si ripristinerà questo aspetto? Possibile. Nel frattempo, però, bisogna portare avanti dei correttivi perché non si può rischiare, visto che siamo a 75 giorni dall’inizio del campionato nuovo con tutte le problematiche».

Diritti Tv serie A, largo all’ipotesi di un terzo bando

Malagò diritti Tv, il commissario soddisfatto dell’elezione di Miccichè

Sul nuovo presidente di Lega Miccichè, Malagò dice: «Quando un presidente viene eletto all’unanimità, dopo un anno che non si riuscivano a trovare dei soggetti per arrivare a 14, cioè ai due terzi della maggioranza qualificata, la dice tutta perché è un manager di lungo corso, una persona esperta, una persona sicuramente con skill, con capacità importanti ma è anche soprattutto un uomo di sport. Credo sia impressionante il riscontro che ha avuto, secondo me se lo merita tutto».

malagò italia senza mondiale conseguenze
Giovanni Malagò, presidente del CONI –
Photo Samantha Zucchi Insidefoto

Malagò diritti Tv, ma non solo: «Le seconde squadre saranno una buona cosa per tutti»

Tra i tanti temi dibattuti, uno sicuramente importante è quello relativo alle seconde squadre: «Quanto ci vorrà per vedere le seconde squadre? Penso giorni. Lo so perché ho assistito ad un incontro tra le varie componenti in Federazione, con il commissario. Uscirà un provvedimento che le sdoganerà, un endorsement definitivo con le squadre. Non le so dire se riusciranno a farlo partire già dal prossimo campionato o al massimo tra un anno. Però oramai il discorso è varato e deve andare avanti. E penso sia una cosa buona per tutti che aiuta molti ragazzi tesserati di serie A a non essere solo pagati, ma a capire se c’è tra questi, possibilmente italiano, qualcuno che possa fare bene. Darà anche opportunità al campionato di Lega Pro di valorizzarsi e questo è importante; magari integra qualche posto che si è liberato negli anni per le note vicende di qualche società». Anche accorciare il mercato porterà dei benefici: «Le dico con onestà: a lei sembra una cosa seria che nell’arco di una stagione un calciatore possa essere venduto e nel frattempo abbia giocato una o due partite con una squadra e che la domenica abbia il calendario che la fa rincontrare e poi magari a gennaio viene rivenduto una terza volta? Non è una cosa normale anche perché negli altri campionati questo non succede. Mi è sembrata una cosa di buonsenso, se ho penalizzato qualcuno a me dispiace».

Malagò: «Favorevole a uno stadio di proprietà della Lazio»

Infine, una battuta sulla possibilità che la Lazio opti per uno stadio di proprietà: «Me lo auguro, l’ho sempre dichiarato. E’ importante per gli equilibri di una città, perché la Lazio è una società importante, peraltro quotata in borsa, una società che stabilmente è in Europa da tanti anni ed è giusto che abbia uno stadio suo di proprietà o situazioni similari a quello che è paragonabile ad un concetto di proprietà. Quindi sono strafavorevole».

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