FIFA regole agenti
Mino Raiola (foto Insidefoto.com)

La Fifa sta preparando una rivoluzione nel mondo dei procuratori, ma dopo il primo incontro andato in scena a Zurigo il 20 aprile tra la task force che ha il compito di riscrivere le regole e i 20 agenti più importanti al mondo (tra gli altri Mino Raiola, Giovanni Branchini, Pini Zahavi e Jonathan Barnett) la sensazione è che trovare un punto d’accordo non sarà semplice perché le posizioni sono molto distanti. Come riporta “Il Corriere dello Sport”, il Governo mondiale del calcio ha deciso di ritornare sui suoi passi dopo che nell’aprile 2015 aveva abbandonato l’idea di occuparsi dell’attività dei procuratori e aveva demandato tale compito alle singole federazioni. Oggi la presidenza Infantino ha espresso la sua volontà forte di intervenire nuovamente in questo settore e adottare misure finalizzate a porre un argine alle attività degli agenti.

Serie A, tutte le operazioni dei club con i procuratori nel 2017

Nuovo regolamento Fifa sui procuratori, previsto un doppio albo

La prima novità è relativa alla netta divisione dei procuratori in due tipologie: quelli che possono rappresentare solo i giocatori e quelli che invece possono sia rappresentare i calciatori sia fare da intermediari con le società. Rispetto a ora, però, c’è una differenza sostanziale: nei piani dalla Fifa un procuratore potrà lavorare nello stesso affare per il proprio assistito e per il club che lo acquista, ma non per la società che lo vende e il calciatore stesso o per entrambe i club che stanno negoziando. Una mossa per contrastare il monopolio dei grandi agenti.

Nuovo regolamento Fifa sui procuratori, sarà introdotto un tetto alle commissioni

La battaglia più dura però la Fifa vuole combatterla per dare trasparenza alle transazioni e soprattutto per limitare i guadagni dei procuratori. Ogni contratto dovrà contenere la percentuale della commissione, chi la dovrà pagare e quando. Sarà inoltre indicato un limite massimo di mandati che una società può dare a un agente o alla sua agenzia nello stesso anno. L’idea è di fermarsi a 5. Il provvedimento ipotizzato che fa arrabbiare di più gli agenti è quello di un tetto sulle commissioni. Per chi rappresenta un calciatore la cifra massima sarà il 5% dello stipendio complessivo del loro assistito più un extra di 10.000 dollari; per coloro che lavorano sia per un giocatore sia per una società a questa cifra va aggiunto il pagamento della consulenza pari a un massimo di 5.000 dollari al giorno per 60 giorni.

Agenti sportivi, si torna al passato: reintrodotto il doppio esame abilitativo

Nuovo regolamento Fifa sui procuratori, tra i vantaggi anche la certezza del pagamento

Ogni agente sarà registrato al momento della chiusura del contratto e solo i procuratori in regola potranno partecipare agli affari. Dovranno rispettare le norme altrimenti le pene, definite “pesanti”, ricadranno sulle società e sui giocatori al centro del trasferimento. Il nuovo sistema normativo, però, avrebbe anche dei vantaggi: il principale è quello della certezza del pagamento della commissione. Se adesso, infatti, molti intermediari devono aspettare mesi o anni prima di ricevere i soldi, la Fifa prevedrebbe la nascita di una camera di compensazione delle varie federazioni che provvederebbe a liquidare le spettanze. Inoltre, per evitare attività illecite, ogni procuratore dovrà mettere a disposizione i conti bancari sui quali verranno versate le commissioni. Zurigo dopo aver presentato le sue idee riformiste, aspetta le controproposte dei procuratori, ma le parti sono distantissime. Se Infantino imporrà le proprie, non sono escluse proteste clamorose.

PrecedenteIl Leicester dice addio a Puma: dalla prossima stagione vestirà Adidas
SuccessivoAccordo AIAC-VISITPass: un nuovo modo di vivere la trasferta