L’assemblea di Lega si prepara a decidere se accettare le garanzie di Mediapro o se percorrere strade alternative. Nella giornata di domani, infatti, è prevista la discussione in merito al dossier inviato dal gruppo spagnolo in via Rossellini: un documento di 200 pagine con la certificazione di Kpmg che rappresenta l’insieme di garanzie offerte dall’intermediario.
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Garanzie ponte Mediapro, pronta una serie di assicurazioni
Come riporta “La Gazzetta dello Sport”, per coprire l’incasso della prima stagione (oltre 1,2 miliardi Iva compresa) non verrà fornita una fideiussione bancaria ma una serie di assicurazioni: innanzitutto, altri 186 milioni in contanti che andranno ad aggiungersi ai 64 dell’anticipo già versato, e poi la visibilità del patrimonio netto di 1031 milioni della nuova casa madre di Mediapro, che è stata già costituita ma non ancora completata, visto che la cessione della maggioranza al fondo cinese Orient Hontai aspetta ancora l’ok definitivo delle autorità di Pechino. Nell’attesa di quest’ultima autorizzazione Mediapro offre alla Lega una garanzia ponte dell’attuale capogruppo spagnola Imagina, con un patrimonio netto vicino ai 400 milioni e un margine lordo di oltre 200 milioni.
Garanzie ponte Mediapro, intanto gli spagnoli hanno depositato il reclamo contro il ricorso Sky
Una situazione frutto del clima di stallo che la questione diritti tv sta vivendo in questo periodo. Gli spagnoli, infatti, da un lato devono adempiere agli obblighi finanziari del contratto con la Lega, dall’altro hanno la necessità di trovare una soluzione per rientrare dall’investimento. Dopo aver presentato ricorso al Tar contestando la delibera Antitrust che ha partorito la bocciatura del Tribunale, questo pomeriggio Mediapo ha depositato il reclamo contro la sentenza milanese. Ma è convinta che un nuovo bando da intermediario sarà sempre esposto a contenziosi, per questo chiede alla Lega di concedere l’opzione del canale, se non altro come arma negoziale sul mercato.
Garanzie ponte Mediapro, i club non vogliono perdere l’investimento dell’intermediario
La resa dei conti è domani in assemblea. La maggioranza dei club è orientata a mantenere il rapporto con Mediapro: alcune società sarebbero pure pronte a votare una risoluzione ma questa dovrebbe passare con un quorum di 12 voti su 17. I numeri per una rottura con Mediapro non paiono esserci. Altrettanti voti, 12 appunto, servirebbero per dire sì al canale. L’unico legame che unisce le diverse anime è rappresentato dai soldi. Ecco perché difficilmente si rinuncerà ai 1050 milioni spagnoli, visto che l’alternativa – riprendersi i diritti e fare un terzo bando o trattative private con gli operatori – sarebbe inevitabilmente meno remunerativa: Sky, assieme a Perform, si dice pronta a offrire 950-970 milioni, con il conseguente disimpegno di Mediaset.