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Tifosi Parma al Tardini Tardini (foto Insidefoto.com)

Cinque punti di penalizzazione al Parma da scontare in Serie A nella prossima stagione, due anni di squalifica a Calaiò: questa è la sentenza del tribunale nazionale federale sul caso del messaggino inviato dal giocatore della squadra emiliana a un suo collega dello Spezia alla vigilia della gara conclusiva del campionato di serie B. Il tribunale ha riconosciuto nel comportamento di Calaiò il tentato illecito sportivo.

«Il Tribunale Federale Nazionale, presieduto dall’avvocato Mario Antonio Scino, ha comminato al Parma una penalizzazione di 5 punti da scontare nella stagione 2018-19  e una squalifica di 2 anni, più un ammenda di 20 mila euro,  al calciatore Emanuele Calaiò, in relazione al deferimento della Procura federale per la vicenda dei messaggi sospetti precedenti la gara Spezia – Parma», si legge nel comunicato ufficiale della Figc.

“Ebbene – si legge nel comunicato del TFN – alla luce dei principi testé enunciati, questo Tribunale ritiene provato che il Calaiò, nell’inviare all’ex compagno De Col i messaggi in questione, abbia posto in essere il tentativo di illecito previsto dall’art. 7, comma 1, CGS, irrilevante essendo che, nello specifico, a tutto voler concedere, questi possa essersi riferito unicamente alla propria incolumità fisica. È di tutta evidenza, invero, che anche la sollecitazione e/o l’invito ad omettere interventi di gioco sulla propria persona, ove accolta, possa ritenersi idonea, quanto meno in termini di tentativo, ad alterare l’andamento e/o lo svolgimento della gara”.

Non accolta, quindi, la tesi difensiva del Parma e del giocatore, che parlavano di messaggi riferiti “alla incolumità fisica del calciatore, peraltro solo in tono scherzoso”.

Nel dettaglio, i messaggi inviati da Calaià a Filippo De Col, giocatore dello Spezia, in data 14/05/2018 (quattro giorni prima della gara tra il Parma e i liguri), sono stati i seguenti: “Ei pippein non rompete il cazzein venerdì mi raccomando amico mio”, “Dillo anche a claudiein”, “Soprattutto col rapporto che avete con me”, “Comunque pippein stai tranquillo scherzavo tanto per me è uguale tanto fra un po’ smetto”, tutti messaggi rimasti privi di risposta.

Il Tribunale Federale “rileva, dunque, che il tentativo di illecito è stato respinto dai destinatari e che, per quanto è dato sapere, salvo ulteriori elementi che dovessero emergere da eventuali successive indagini, la Società ha conseguito sul campo la posizione finale in classifica che le ha consentito la promozione diretta in Serie A”.

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