Nessun passo indietro della Juventus sul tema tappetini virtuali. Anzi, il braccio di ferra con la Lega Serie A continua. Per la Lega non ci sono dubbi: quello spazio rientra tra i diritti che fanno parte della dotazione per chi sponsorizza il campionato (in questo caso Tim). Una posizione che la Lega ha voluto confermare, in una circolare resa nota nei giorni scorsi: “Nell’area non potranno essere presenti altri tappetini (neanche “virtualizzati”) oltre a quelli di Tim – si legge. È uno spazio esclusivamente riservato allo sponsor istituzionale del campionato e che non può essere in alcun modo inserito in pacchetti di sponsorizzazione o simili proposti dalle singole Società”.
La Juventus, sull’onda dell’arrivo di Cristiano Ronaldo, vuole invece monetizzare lo spazio. Il parere del club bianconero è chiaro: si tratta di diritti al di fuori del perimetro della Legge Melandri (che regolamenta i diritti audiovisivi sportivi) e quindi per questo in mano ai singoli club. La Juve ha così fatto mettere a verbale, nell’ultima assemblea che non conferirà la delega alla Lega per vendere quegli spazi, prendendo di fatto in mano la gestione commerciale. Uno scontro che ha riservato un nuovo capitolo sabato scorso, nella gara tra i bianconeri e la Lazio. Una sfida che dal punto di vista della situazione tappetini era attesa, soprattutto per capire come si sarebbe comportata la Juventus.
La società bianconera sta ancora valutando le modalità per valorizzare al massimo uno spazio particolarmente in vista: intanto sabato è stato inserito uno striscione bianco con la scritta JUVENTUS, in modo tale che non potesse essere inserito il logo Tim graficamente, come successo per le altre sfide.
Sono attese mosse da parte della Lega Serie A, che da par suo non intende rimanere a guardare, anche per salvaguardare il contratto di sponsorizzazione da 15 milioni annui firmato con Tim.