(Foto Calcio e Finanza)

Giornata cruciale oggi per la Serie B. Dalle 12 infatti il Collegio di Garanzia dello Sport del Coni sarà chiamato ad esaminare e decidere su diversi ricorsi, ma i due più importanti riguardano format e ripescaggi della lega cadetta: il ricorso contro il blocco dei ripescaggi (che ha portato la Serie B a partire con 19 squadre) e quello che negava la riammissione ai club colpiti da illecito sportivo o amministrativo negli ultimi tre anni.

Il via alle discussioni, quindi, alle ore 12, quando gli avvocati di Ternana, Pro Vercelli, Catania, Novara e Siena saranno opposti a quelli della Figc e della Lega di B sulle modifiche delle Noif che hanno portato al blocco dei ripescaggi e al via del campionato di B a 19 squadre. Atmosferà già tesa, con il Catania che ha intanto annunciato di aver denunciato il commissario della Figc Fabbricini per avuso d’ufficio.

Secondo il presidente del Verona, Maurizio Setti, “quello che noi, così come tante altre realtà non solo di Serie B, abbiamo sempre sostenuto, è che la riduzione dell’organico delle squadre della B fosse necessario. Una assoluta necessità, voglio sottolineare”, ha specificato il patron dell’Hellas, parlando di “interessi collettivi” e allo stesso tempo di un sistema che “va rivisto. Sono anni che si parla di riforme: io dico che questo è il momento per farle”.

Il Collegio di Garanzia resta l’ultima spiaggia per tentare il reintegro: in caso di accoglimento del ricorso, la Serie B si troverebbe obbligata a riaprire i ripescaggi, tornando al format a 22 squadre. In caso invece di ricorso respinto, ai club resterebbe solo la giustizia amministrativa tra Tar e Consiglio di Stato, che potrebbero però decidere solo su eventuali risarcimenti e non sul reintegro nel campionato cadetto.

Non solo Serie B, tuttavia. Nella lunga lista di ricorsi che saranno esaminati oggi davanti al presidente del Collegio Franco Frattini, ci sarà anche quello sul calcio femminile che vede contrapposta la Figc e diversi club. Un ricorso contro l’annullamento da parte della Caf della delibera di Fabbricini che prevedeva la gestione del campionato rosa in seno alla federazione e il solo dipartimento campionato interregionale organizzato dalla Lega dilettanti.

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