Cristiano Ronaldo (Foto Cesare Purini / Insidefoto)
Cristiano Ronaldo (Foto Cesare Purini / Insidefoto)

«Sono stato contattato da una donna che sostiene di aver ricevuto lo stesso trattamento da Cristiano Ronaldo» dice nei microfoni dei media americani Leslie Stoval, avvocato di Kathryn Mayorga, la donna che sostiene di essere stuprata da CR7 nella suite 57306 del Palms Place Hotel di Las Vegas la notte del 13 giugno 2009.

«Ma non è tutto. Voglio parlare con le ex fidanzate del calciatore, le ragazze che lo conoscono intimamente: sarebbero preziose per capire la sua condotta. Andrò in Inghilterra, se serve», aggiunge il legale, la cui denuncia ha spinto la polizia di Las Vegas a riaprire le indagini su quanto accaduto nel giugno di nove anni fa.

Una denuncia che ha colpito duramente l’immagine del campione portoghese della Juventus, tanto che alcuni (anche se non tutti) gli sponsor di CR7 hanno manifestato la loro preoccupazione, mettendo anche sotto pressione il titolo della Juventus in borsa.

La seconda donna, per ora, non ha nome né cognome: le sue generalità sono state comunicate da Stoval alla polizia di Las Vegas, che ha riaperto un cold case che si pensava seppellito per sempre dall’accordo extragiudiziale da 375 mila dollari tra Ronaldo e la Mayorga.

Accordo riemerso nelle pieghe del Football Leaks e pubblicato ieri dallo Spiegel mentre Cristiano Ronaldo incassava l’appoggio di Antonio Costa, primo ministro del Portogallo: «Non è sufficiente essere accusati per diventare colpevoli. Se c’ è qualcosa di cui abbiamo prova, è che Ronaldo è un grande professionista».

primo ministro del Portogallo: «Non è sufficiente essere accusati per diventare colpevoli. Se c’ è qualcosa di cui abbiamo prova, è che Ronaldo è un grande professionista».

Come sottolinea oggi il Corriere della Sera, della scrittura privata siglata il 12 gennaio 2010 dall’avvocato Osorio de Castro in nome di Ronaldo (il team di legali gli aveva dato il nome in codice «Topher» perché non apparisse), colpisce la brevità: due paginette per transare una vicenda delicata e complessa, della quale le parti, Cristiano (Mr. D) e la Mayorga (Ms. P), forniscono una ricostruzione dei fatti diametralmente opposta.

«Dato il tipo di accusa della querelante – scrive l’ avvocato Stoval nella denuncia civile presentata il 24 settembre scorso al tribunale distrettuale di Clark County, Nevada – Topher (Cristiano Ronaldo, ndr) ha ottenuto un accordo incredibilmente favorevole: rischiava il processo e la prigione, con il catastrofico effetto collaterale di non poter più entrare negli Stati Uniti e il devastante impatto sulla sua reputazione, vita privata, immagine pubblica, contratti e opportunità professionali».

In base all’accordo del 2010, in undici punti, la donna si impegnava a far cadere qualsiasi azione penale e civile nei confronti del portoghese, promettendo di mantenere il silenzio e di farlo mantenere a tutti coloro che fossero a conoscenza dei fatti (ad esempio i genitori, le prime persone a cui la Mayorga si rivolse nella notte del presunto stupro), fornendone alla controparte una lista.

Nell’accordo Ronaldo e la donna si impegnavano inoltre a dimostrare di non aver malattie sessualmente trasmissibili. Kathryn faceva però mettere per iscritto la sua unica richiesta: voleva che a CR7 fosse letta una lettera scritta da lei.

Quella lettera, però, a Cristiano non sarebbe mai stata consegnata, dettaglio che, secondo gli avvocati della donna, renderebbe nullo l’intero accordo.

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