L’allenatore del Chelsea Jose Mourinho crede che i club riconosciuti colpevoli di violazione delle norme del Financial Fair Play della UEFA dovrebbero essere puniti con punti di penalizzazione ed essere spogliate dei loro titoli. Il tecnico portoghese lo ha detto alla vigilia del match di Premier League tra i campioni del Manchester City ed il suo Chelsea.
I campioni d’Inghilterra sono stati multate per 60 milioni di euro a maggio per aver infranto le regole del FFP, ma il portoghese ritiene che sarebbero state necessarie sanzioni più severe. “Solo multe? Io non la penso così. Ciò che è giusto è togliere punti e titoli“, ha detto Mourinho ai media britannici.
Le regole del FFP, che sono state istituite dall’Organismo di Controllo Finanziario dei Club (CFCB) nel 2012, sono stati progettati per limitare le perdite finanziarie e far sì che le società di calcio siano finanziariamente più stabili. Il Manchester City ha speso molto dopo la sua acquisizione da parte dello sceicco Mansour di Abu Dhabi nel 2008 nel tentativo di inserire il club inglese fin da subito nell’ elite d’Europa.
Tra le sanzioni subite dal City c’è la limitazione a 21 giocatori iscritti a questa stagione di Champions League rispetto ai soliti 25, ma Mourinho ha suggerito che la punizione non è stata sufficiente per dissuadere i recidivi. “Se si mettono uno o due giocatori fuori lista per la Champions League non è un problema”, ha aggiunto Mourinho. “Ma iniziare il prossimo campionato con sei punti di penalizzazione, il che significa non giocare la UEFA Champions League, finendo in Europa League, sarebbe certamente più grave“.
Dal quando il miliardario russo Roman Abramovich ha rilevato il Chelsea nel 2003 il club di Londra è stato uno di quelli che hanno speso di più in Premier League, ma Mourinho ha insistito che si atterranno alle regole. “Proprio ora, grazie al FFP, siamo diventati una squadra come tutte le altre che gestisce le proprie risorse in modo razionale“.
Alberto Lattuada