Nel corso del 2018 il gioco d’azzardo in generale è tornato prepotentemente alla ribalta per via del Decreto Dignità che una volta entrato in vigore, prescrive il divieto della pubblicità per gli operatori del settore.
A differenza di quanto accade in Europa dove la pubblicità è ancora operante, in Italia da Luglio le attività in questo senso hanno subito una drastica interruzione.
L’Italia nel biennio 2011-2012 ha dimostrato di essere un paese pioniere nella UE per la regolamentazione del gioco online ma adesso si trova in una specie di limbo che crea uno svantaggio rispetto ad altri paesi della UE.
Il quadro normativo però non incide sul gioco che resta legale sui siti del circuito AAMS. Ci sono ancora molte opportunità per chi vuole diventare un giocatore di poker professionale.
Le strategie nel poker
Ancora una volta nel gioco del poker spesso si sottovaluta l’importanza di avere una strategia efficace, pensando che la cosa più importante è avere un buon punto in mano. Senza mettere in dubbio le abilità del giocatore, è importante saper valutare, prima di iniziare a puntare, che cosa si ha in mano, soprattutto quando ci addentriamo nei meandri del Texas Hold’Em, versione spettacolare del poker sportivo.
Ci sono alcuni aspetti che dovere prendere in considerazione durante la prima fase di una mano di poker, quello che in gergo tecnico viene definito il preflop. Sappiamo che nel poker texano, subito dopo aver distribuito le due carte personali, inizia la fase più delicata, quella di studio dell’avversario, in attesa che le cinque carte del banco vengano svelate.
Nel Texas Hold’Em, a differenza del poker classico, ogni fase di gioco, dal flop al turn, passando al river, fino allo showdown, ci sono queste sei distinte fasi principali, dove superata quella iniziale della puntata obbligatoria, il gioco si dipana fino ad arrivare al culmine, con lo showdown.
Le fasi del gioco
La fase fondamentale del gioco è quella che dal preflop quando il mazziere distribuisce le due carte coperte, fino ad arrivare al flop. Qui la componente strategica è fondamentale, e fa emergere maggiormente le abilità di ogni singolo giocatore.
Con il flop come ben sappiamo entriamo sempre più nel vivo del gioco, visto che oltre alle due carte, vengono svelate le tre del tavolo, che iniziano a comporre la nostra giocata e quindi le puntate più dinamiche del gioco, possono essere svolte in queste prime fasi di gioco. In genere in questa parte chi decide di puntare assume una posizione di vantaggio, rispetto agli altri giocatori.
Il poker è un gioco dove alla base ci sono principi di calcolo e matematica applicata, visto che bisogna saper valutare su una scala di ben 864 possibili combinazioni, solo per limitarci alla fase primaria del pre-flop.
Il pre-flop
E’ giusto soffermarsi maggiormente su questa azione di gioco, perché solitamente da qui scaturisce la mano, sia che essa sia quella vincente, sia per chi andrà a perderla. Da questo momento in poi tutto sarà in discesa, per questo motivo il giocatore abile ed esperto, deve essere in grado di valutare prima di tutto il proprio punto, in base ai calcoli combinatori, successivamente deve analizzare quelli che in gergo vengono chiamati tell, cioè il linguaggio espressivo dei nostri avversari, che rientra nella sfera della comunicazione non verbale.
Per i profani, osservare una partita di torneo di poker tra veri professionisti potrebbe essere molto utile, per capire come alcuni tic, mosse ed espressioni, sono parte integrante di un gioco, solo in apparenza basato su semplici regole e carte francesi. In realtà il valore che il poker ha assunto, nel corso degli ultimi anni, per merito di tornei e di competizioni internazionali come le WSOP, sono date dalla somma di questi fattori.
Per questo motivo i giocatori più esperti sostengono che la cosa più importante per il poker è creare un proprio stile di gioco, basandosi su strategie e calcoli il più possibile razionali e basati su criteri logici e matematici.