«Eliminare il coefficiente di distribuzione per club basato sui risultati storici, che favorisce i pochi big che hanno già vinto la Champions, tornando a un rafforzamento del market pool».
E’ questa, secondo quanto riportato dall’agenzia ANSA, una delle richieste che la European Leagues, l’associazione che riunisce i principali campionati nazionali europei, avrebbe sottoposto alla Uefa in vista di una prossima riforma di Champions League ed Europa League.
Il vice segretario generale dell’European Leagues, Alberto Colombo, intervenuto oggi al confronto davanti ai club di Serie A sul futuro delle coppe europee, ha inoltre esplicitato le altre richieste presentate alla Uefa.
La prima riguarda una riduzione del delta distributivo fra Champions League ed Europa League, ora sbilanciato verso la prima.
La seconda prevede di aumentare significativamente la solidarietà, ossia la fetta di ricavi che la Uefa redistribuisce alle società che non partecipano alle coppe.
L'obiettivo ultimo dell'European Leagues, in vista del comitato esecutivo della Uefa, che il 29 maggio deciderà i criteri di redistribuzione delle risorse per il triennio 2021-2024, rimane quello di arrivare «un approccio filosofico diverso, per una redistribuzione dei ricavi più equa, per proteggere l'equilibrio competitivo dei campionati nazionali».
Nel confronto tenutosi oggi presso la sede milanese della Lega di Serie A, sono intervenuti anche Javier Tebas, presidente della Liga spagnola e membro del board dell'associazione delle leghe europee, e Andrea Agnelli, presidente della Juventus e dell'Eca, l'associazione europea dei club, che hanno esposto i diversi punti di vista delle rispettive istituzioni.
Dal canto suo Tebas si è focalizzato più sul post 2024, sottolineando la necessità di difendere i calendari dei campionati nazionali che giocano nel fine settimana.