«Ogni derby è una storia a sé, non esistono favoriti. Da giorni sento dire che l’Inter è morta e il Milan è favorito ma non è così. Dobbiamo rispettare l’avversario, giocarla con testa e prepararla bene. Serviranno cuore, intelligenza e voglia. Noi possiamo fare male all’Inter ma l’Inter ci può far altrettanto male».
Lo dice, alla vigilia del derby, l’allenatore del Milan Gennaro Gattuso che confida nella spinta del pubblico: «Domani faremo il record di incasso, il pubblico dovrà essere il nostro dodicesimo uomo».
«Noi – aggiunge Gattuso – siamo passati dalla crisi prima dell’Inter, abbiamo fatto una figuraccia in Europa League, rischiato di perdere col Dudelange. Non dobbiamo cadere nella trappola di pensare che affronteremo un avversario in difficoltà. L’Inter sa fare pressione molto alta, all’andata non ci ha fatto respirare e uscire in palleggio, mi aspetto la stessa partita».
Il tecnico del Milan non si sbilancia su Biglia e rivela come ha preparato la gara: «Toni bassi e senza urlare, queste partite si preparano cercando il silenzio perché c’è già fin troppa pressione da fronteggiare».
Gattuso ringrazia inoltre l’ex presidente Berlusconi per il consiglio di schierare Suso dietro le punte («quello che dice va sempre rispettato ma io prendo le decisioni») e ammette di aver avuto paura di dover saltare il derby per squalifica: «Contro il Chievo ho sbagliato e devo migliorare se voglio diventare un allenatore incredibile. Non ho perso la testa, anche se poi da spettatore ho detto qualche parola di troppo. Se mi fossi accorto che ero finito in tribuna stampa, avrei cambiato posto».
Sulla possibilità che Piatek possa fare la differenza anche nel derby dopo 8 gol in 9 gare, Gattuso frena: «La differenza la deve fare il collettivo, dobbiamo giocare da squadra ed abbiamo bisogno di tutti. Pochi giocatori vincono le gare da soli e noi oggi non siamo in grado di vincere con giocatori soli, ma con la squadra e questa è la strada».