Vialli Sampdoria trattativa – La trattativa per la cessione della Sampdoria sembrerebbe essere finalmente arrivata alle battute finali. Come riporta “La Stampa”, Vialli e Ferrero si sono sentiti per concordare i termini finali del closing. Il club non passerebbe dunque al fondo americano York Capital, ma a un altro fondo nato da una costola dello York e gestito da tre conoscenti di Vialli (tutti investitori stranieri, uno dei quali amico di Vialli da tempo).
I giorni rimasti per chiudere l’affare sono cinque, come da indicazione di Ferrero che lo scorso weekend aveva concesso due settimane di tempo agli interessati per decidere. Così, nel colloquio di ieri Vialli avrebbe manifestato la sua impazienza e volontà di chiudere, mentre Ferrero avrebbe rilanciato dicendo di avere altri interessati, in particolare un altro businessman di origine arabe che, attraverso un fondo inglese, ha chiesto un incontro nei prossimi giorni.
Per quanto riguarda le cifre, la proprietà attuale era partita da una richiesta di 200 milioni, scesa poi a 140-150 milioni. Tuttavia, sembrerebbe ora che Ferrero sia disposto a chiudere l’operazione a 132 milioni, considerati i 32 milioni di debiti del club. Il gruppo Vialli aveva offerto inizialmente 50 milioni, per poi salire fino a sfiorare quota 100 milioni, ma dagli ultimi contatti filtra ottimismo per arrivare a 132.
C'è anche già un sostanziale quadro societario futuro: Vialli farebbe il presidente, ma alla gestione del club resterebbe Antonio Romei, così come rimarrebbe pressoché immutato il comparto tecnico, con Osti nel ruolo di direttore sportivo per il mercato. Restano solo l’attesa e le parole di Ferrero: «Io ho sempre detto che la Samp, come tutto, è in vendita solo se ci sono una valutazione equa e un progetto di qualcuno che voglia portare avanti ciò che io ho fatto in questi anni. Se ci saranno soldi veri, lo saprete. Il resto si vedrà».