Lo scontro è ripartito: la guerra diplomatica tra Milan e Uefa sul FPF ricomincia. Lo ha fatto intendere anche Paolo Maldini, dichiarando: «Siamo pronti a tutto, abbiamo tante armi». E sul tavolo resta anche l’opzione di portare la vicenda fuori dai tribunali sportivi, come riportano diversi quotidiani.
Una ipotesi non da scartare, un piano B in sostanza, nel caso in cui la diplomazia non funzionasse a dovere fino in fondo: non si tratta del principale auspicio della società rossonera, ma una ipotesi che resta tra quelle percorribili. Una strada che potrebbe tuttavia portare allo scontro definitivo con l’Uefa, che ovviamente non guarderebbe di buon grado il rivolgersi alla giustizia ordinaria, rompendo il patto tra i club e la federcalcio che tiene in piedi tutto il sistema. E in pochi club, secondo la Gazzetta dello Sport, si schiererebbero accanto ai rossoneri in questa battaglia.
Intanto l’Uefa non farà sconti, nessun trattamento di favore per il secondo deferimento: a fine maggio arriverà la nuova sanzione da parte dell’Uefa, a cui il Milan potrà fare ancora ricorso al Tas. Un secondo ricorso che potrebbe essere valutato insieme al primo, per una decisione definitiva e d’urgenza entro giugno come successo nella scorsa stagone, visto che potrebbe riguardare anche l’eventuale partecipazione rossonera alle coppe.
[cfMetricsMonsterWidgetCode]
Intanto però il mercato sarà nuovamente condizionato, come le ultime due sessioni: rinforzarsi sì, ma sempre con un occhio ai conti, magari con qualche uscita di peso per incassare plusvalenze. E in questo senso la qualificazione alla prossima Champions League sarebbe fondamentale, cambiando prospettiva non solo sul breve periodo ma anche nel raggiungimento degli obiettivi che la Uefa potrebbe ulteriormente aggornare.
SEGUI LE PARTITE DELLA SERIE A SU DAZN: CLICCA QUI PER ATTIVARE IL SERVIZIO GRATIS PER UN MESE
Marco Spinelli.Mi spiacerebbe che la squadra per cui tifo dovesse essere messa in mezzo alla solita strategia del fondo Elliot di andare in tribunale per difendere i suoi interessi speculativi.Il problema che l’Uefa non è il derelitto Stato argentino, potremmo uscire con le ossa rotte a rompere troppo le scatole.
Le dichiarazioni di Maldini sono VERGOGNOSE,Il Milan deve essere squalificato per 5 anni.Continua a non rispettare le leggi, che invece rispettano i suoi concorrenti per il quarto posto. Come nell’era Berlusconi il portiere mediatico rimane grandissimo in grado di manipolare l’opinione della gente. E questo è ancor meno giusto visto che quello che facevano Giraudo e Moggi era per tutelare la Juve dai soprusi mediatici ed economici(il potere poltico di Berlusconi permetteva ad esso di avere grandi guadagni finanziari con Fininvest) che metteva in atto il Milan