Infantino partite club nazionali
Gianni Infantino FIFA (Insidefoto)

Il presidente della FIFA, Gianni Infantino, è stato in Kuwait la domenica appena trascorsa, per parlare della possibilità che il Paese contribuisca all’organizzazione delle gare di Qatar 2022, per allargare così il Mondiale e portarlo da 32 a 48 squadre.

Come riporta “Associated Press”, dopo aver incontrato l’emiro del Kuwait e i funzionari del calcio, Infantino è volato a Doha, dove oggi discuterà la prospettiva di superare le complessità logistiche e politiche per arrivare ad aggiungere altre 16 squadre alla manifestazione, una mossa che richiede un secondo Paese ospitante.

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A tal proposito, un report FIFA del mese scorso ha concluso che gli Emirati Arabi Uniti, il Bahrain e l’Arabia Saudita non possono essere considerati a meno che non ripristinino i rapporti economici e di viaggio con il Qatar, interrotti due anni fa. La FIFA si è così rivolta a Kuwait e Oman. Tuttavia, il ministro degli esteri dell’Oman la scorsa settimana ha fatto sapere che il suo Paese non è pronto a ospitare un evento di tale portata, lasciando il Kuwait come unica opzione valida.

Le discussioni portate avanti da Infantino hanno riguardato «il calcio nel paese in generale, ma anche la Coppa del Mondo FIFA 2022», ha spiegato il massimo organismo calcistico mondiale. Lo studio di fattibilità della FIFA sull’espansione del torneo ha determinato la necessità di due stadi extra per far fronte a tutte le partite. Lo stadio internazionale Jaber Al-Ahmad di Kuwait City offre 60.000 posti, ma lo stadio Sabah Al-Salem ne conta solo 26.000 e richiederebbe un ampliamento.

Il Qatar, nel frattempo, continua a lavorare a un Mondiale a 32 squadre. Infantino ha spiegato che al momento le possibilità di allargare la manifestazione sono pari al 50%. Qualora si decidesse per il Kuwait come nuovo partner, la FIFA dovrebbe inoltre fare i conti con un altro problema. Se il Qatar ha previsto un’esenzione che consente agli stranieri di bere alcolici, il Kuwait mantiene un divieto totale che potrebbe essere problematico, considerando la presenza di Budweiser come uno degli sponsor principali.

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