“Come è stato possibile che il Monte dei Paschi non sapesse che si trattava di un giochino poco trasparente?”. A chiederlo è la Lega Nord di Siena dopo le notizie sull’operazione ‘Fischio Finale’ condotta dalla Gdf di Siena e che vede indagati l’ex presidente dell’Ac Siena Massimo Mezzaroma e il legale rappresentante della B&W Comunication Mario Lattari.
Al centro dell’indagine la cessione del marchio della squadra di calcio senese, avvenuta agli inizi del 2012 quando, dice la Lega Nord in una nota, “a capo del Monte c’era sempre Giuseppe Mussari, ma direttore generale era diventato da gennaio 2012 proprio Fabrizio Viola, attuale ad della Banca”.
Il Carroccio chiede poi come sia stata possibile l’operazione “visto che la B&W, con capitale sociale di 15.000 euro, ha acquistato il marchio della Robur per 20 milioni di euro“. Una cifra che si ipotizza sovrastimata, per accedere più facilmente ai finanziamenti da parte delle banche.
“Chi ha firmato la pratica che ha portato all’indagine per accesso abusivo al credito? Una volta concesso il credito, quelli che dovevano controllare, invece cosa hanno fatto? Il Monte che ruolo gioca in tutto ciò? Ancora il ruolo della povera vittima?”, chiede ancora la Lega Nord di Siena.
Le indagini: sequestrato anche server della società
Già al lavoro, sul materiale sequestrato ieri nelle 14 perquisizioni effettuate in Toscana, Lazio e Calabria per l’operazione ‘Fischio finale’, gli uomini della Guardia di Finanza di Siena guidati dal colonnello Luca Albertario.
Molto materiale, infatti, è stato trovato nella sede dell’Ac Siena – tra l’altro anche il server della società – ma anche nelle abitazioni e negli uffici dei due indagati (l’ex presidente dei bianconeri Massimo Mezzaroma e Mario Lattari, della B&W Comunication) e in quelle di altri ex dirigenti.
Secondo quanto si apprende da fonti vicine agli inquirenti, le indagini sono appena all’inizio e dal materiale sequestrato potrebbe venire una spinta a ulteriori sviluppi: agli indagati, al momento, viene contestato il reato di ‘accesso abusivo al credito’.
Una giornata certamente difficile, come ha testimoniato Valentina Mezzaroma, sorella di Massimo ed ex vicepresidente dell’Ac Siena, che ieri sera, dopo la perquisizione della Guardia di Finanza anche nella sua abitazione, in un tweet ha scritto: “nella top five delle giornate peggiori della mia vita quella di oggi è al primo posto. Meno male che ci sta la Grey Goose!”.
Fabio Colosimo