“Ho inviato da Boston importanti membri dello ‘Stadio della Roma’ sperando in un progresso, ma al Comune erano troppo occupati per incontrarli”. Così il presidente della Roma, James Pallotta, attraverso il profilo Twitter ufficiale del club giallorosso. “Forse un grande investimento e tanti nuovi posti di lavoro non sono così importanti – prosegue il tycoon americano -. Se i tifosi vogliono lo stadio, devono sollecitare un intervento”.
Secondo quanto riportato dall’Ansa, la Roma era in attesa di novità in queste ultime settimane per quanto riguarda i lavori relativi alla conclusione dell’iter che dovrebbe portare all’approvazione dei due documenti attesi ormai con una certa impazienza da Pallotta, ovvero la variante al Piano Regolatore e la convenzione urbanistica.
Le riunioni tecniche con gli uffici del Comune che hanno visto partecipare il vicepresidente giallorosso Mauro Baldissoni, tuttavia, negli ultimi tempi avrebbero subito uno slittamento che avrebbe provocato un ulteriore rallentamento dell’iter. Rallentamento che comunque non ha impedito alla Roma di continuare a lavorare sul progetto del nuovo stadio di Tor di Valle, tanto che Pallotta nei giorni scorsi ha inviato da Boston il management statunitense che sta seguendo il dossier.
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Data la situazione di stallo, il presidente romanista si attendeva qualche novità positiva per proseguire il dialogo con l’amministrazione, sfruttando proprio la presenza a Roma dei dirigenti arrivati dall’America. Come spiegato nel tweet, Pallotta sperava quindi “in un progresso” che però non si è verificato.
“Al Comune erano troppo occupati” per incontrare lo staff americano, ha quindi fatto sapere il tycoon, attaccando senza troppi giri di parole (“Forse un grande investimento e tanti nuovi posti di lavoro non sono così importanti”) e chiamando a raccolta la piazza giallorossa: “Se i tifosi vogliono lo stadio, devono sollecitare un intervento”.