L'arbitro Gianluca Rocchi al Var durante Napoli-Juventus (Foto Andrea Staccioli / Insidefoto)

Figc, Lega Serie A ed Aia hanno iniziato i test per l’utilizzo da remoto del sistema Var, secondo il protocollo internazionale stabilito dall’Ifab. La sperimentazione è iniziata domenica con Roma-Juventus e proseguirà fino al termine della stagione in modalità offline, ossia senza alcun impatto sullo svolgimento delle gare di Serie A e della finale di Coppa Italia. Tale iniziativa sarà prodromica all’avvio di un altro progetto, la Var Control Room, i cui studi di fattibilità sono stati avviati da tempo.

 

“La collaborazione con la Lega di Serie A è ottima perché consentirà una sperimentazione fondamentale per l’attuazione del progetto di ottimizzazione del sistema Var in Italia. La Figc è impegnata da tempo con l’Aia per la verifica delle condizioni migliori necessarie alla realizzazione di una control room centralizzata a Coverciano”, ha dichiarato il dg della Figc Marco Brunelli.

“Ringrazio Ray Way per la disponibilità a realizzare il servizio di sperimentazione del Var centralizzato. Siamo stati il primo campionato ad introdurre il Var, ora guardiamo al futuro per essere pronti a cogliere tutte le opportunità che ci offre la tecnologia”, ha commentato l’A.d. della Lega Serie A Luigi De Siervo.

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Le attività ufficiali continueranno a rimanere in essere presso gli impianti sportivi, così come è sempre stato da quando il Var è stato introdotto nella Serie A e contemporaneamente si terrà l’esperimento da remoto che non andrà assolutamente ad intervenire sul gioco.

Il test replicherà in pieno le medesime condizioni di gara al fine di consentire, in un eventuale futuro prossimo, di realizzare il Var centralizzato con un unico centro di raccolta di tutti i segnali delle telecamere dagli stadi, così come già avviene in tanti campionati europei (ad esempio Germania, Inghilterra, Olanda, Spagna, Turchia).

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