Baku Olympic Stadium (Photo OZAN KOSE/AFP/Getty Images)
Baku Olympic Stadium (Photo OZAN KOSE/AFP/Getty Images)

Perché la finale di Europa League si gioca a Baku in Azerbaijan? Mercoledì 29 Maggio 2019 alle ore 21.00, verrà disputata a Baku, capitale dell’Azerbaijan, all’Olympic Stadium, la finale di Europa League.

La sfida vedrà impegnate le due compagini inglesi di Arsenal e Chelsea (clicca qui per il pronostico dei bookmaker), rispettivamente guidate dal tecnico spagnolo Unai Emery, e dall’italiano Maurizio Sarri.

La scelta della città ospitante, avvenuta in data 20 Settembre 2017, è divenuta oggetto di numerosi dibattiti e molteplici polemiche che hanno caratterizzato le settimane che hanno preceduto la finale.

Perché la finale di Europa League si gioca a Baku

All’inizio del XX secolo, la capitale dell’Azerbaijan divenne uno dei centri industriali più avanzati al mondo grazie all’industria petrolifera; in un paese dove scacchi e lotta sin dai tempi del Medioevo erano il passatempo preferito degli azeri, altre culture legate al tempo libero come calcio, ginnastica, nuoto e pallavolo si diffusero in tutto il territorio.

La scelta della sede da parte dell’UEFA si inserisce in un contesto di cooperazione tra l’UE e l’Azerbaijan; come riportato dal comunicato della Commissione Europea del 15 Marzo 2019, nel corso dell’ultimo anno, la cooperazione tra le due si è intensificata attraverso numerosi sviluppi.

Sono state approvate le politiche del partenariato – politiche di collaborazione sul piano diplomatico ed economico – e sulla base dei risultati riportati anche da Amnesty International Italia, hanno discusso su alcune lacune fondamentali presenti in materia di democrazia, diritti umani e libertà fondamentali, tra le quali, con particolare attenzione, a quelle di espressione, comunicazione ed associazione.

La strategia sportiva statale ha portato comunque ad organizzare nel corso degli ultimi anni diversi eventi di importanza e risonanza internazionale come:

  • Fifa U17 Women’s World Cup
  • Formula 1 Gp di Baku
  • Uefa U17-Championship
  • Uefa Euro 2020

Perché la finale di Europa League si gioca a Baku – La città

Baku è la città più grande dell’Azerbaijan grazie alla presenza di oltre 2 milioni di abitanti ed è definita come la capitale “più bassa” del mondo, essendo situata a 28 metri sotto il livello del mare.

Le sue radici sono legate al mondo persiano, in quanto il suo nome deriva dall’antico “Badkube”  – Città dove soffia il vento – e proprio per questo viene definita “Città dei venti”.

Baku, Azerbaijan. (Photo by Thomas Eisenhuth/Getty Images)
Baku, Azerbaijan. (Photo by Thomas Eisenhuth/Getty Images)

La città offre molto dal punto di vista turistico dato che possiede una zona fortificata che l’UNESCO ha dichiarato patrimonio mondiale, le Maiden Tower – Torri delle Vergini – e le Flame Towers, ossia un complesso residenziale di tre grattacieli di altezze diverse, con il più alto che tocca quasi i 200 metri.

In occasione della finale, l’Uefa ha realizzato un modello personalizzato del proprio logo, con l’obiettivo evidente e concreto di far conoscere la città, di migliorarne la visibilità e rafforzarne l’appeal.

Perché la finale di Europa League si gioca a Baku – Il Baku Olympic Stadium

Completato a fine febbraio 2015 ed inaugurato ufficialmente il 6 marzo dello stesso anno, lo Stadio Olimpico di Baku rappresenta un gioiello architettonico per la capitale azera, nonché un impianto sportivo di ultimissima generazione; il risultato finale ottenuto rispetta totalmente i principi di efficienza economica, modernità e funzionalità, posti come dogma per la realizzazione dell’impianto.

Lo Stadio, costruito in occasione dei Giochi Europei svoltisi nel giugno 2015 e che hanno attirato ben 6076 atleti, occupa una superficie di 204.000 mq, ha una capienza totale di 69.870 spettatori e per costruirlo è stata investita la cospicua cifra di circa 650 milioni di euro.

Baku Olympic Stadium (Photo YURI KADOBNOV/AFP/Getty Images)
Baku Olympic Stadium (Photo YURI KADOBNOV/AFP/Getty Images)

Esso è stato realizzato rispettando gli standard internazionali richiesti da FIFA, UEFA e IAAF, requisiti minimi per ospitare grandi eventi internazionali; gli alti livelli di sicurezza ed innovazione raggiunti hanno permesso di conquistare l’ENR (Engineering News-Record’s), un riconoscimento prestigioso che premia i migliori progetti a livello mondiale.

Esso è stato realizzato rispettando gli standard internazionali richiesti da FIFA, UEFA e IAAF, requisiti minimi per ospitare grandi eventi internazionali; gli alti livelli di sicurezza ed innovazione raggiunti hanno permesso di conquistare l’ “ENR” (Engineering News-Record’s), un riconoscimento prestigioso che premia i migliori progetti a livello mondiale.

La Tefken Construction si è occupata del progetto e della costruzione dell’impianto, attuando una strategia lavorativa molto intensa, prendendo spunto dagli schemi utilizzati nella costruzione dei grattacieli; la professionalità e l’eccellente organizzazione ha permesso di consegnare lo stadio finito in meno di 24 mesi dopo l’inizio dei lavori, un risultato davvero sensazionale.

Perché la finale di Europa League si gioca a Baku – Ambizioni, curiosità e storia

Il governo locale sta investendo molto nella promozione dello sport ritenendo che esso sia un grande spot per l’internazionalizzazione del paese ed un vettore attraverso il quale cambiare lo stile di vita della popolazione.

Il grande sogno azero sarebbe quello di ospitare le Olimpiadi nel 2024 e perciò sono state realizzate varie strutture sportive di altissimo livello, in tempi strettissimi, ma comunque nel rispetto dei ferrei parametri imposti; il risultato ottenuto è stato ben oltre le aspettative iniziali, data la realizzazione di maestosi impianti sportivi moderni che stupiscono per il design e per l’alto livello di qualità delle strutture.

Nonostante la modernità dell’impianto, si è tenuto comunque conto dei simboli della cultura azera, per rafforzare senso di appartenenza e territorialità.

Lo stadio è composto da cinque strutture ispirate dalla forma cilindrica del monumento Torre della Vergine – patrimonio dell’umanità dall’Unesco – e l’elemento di spicco del design di facciata è il fuoco, simbolo della città di Baku.

Perché la finale di Europa League si gioca a Baku – La logistica

L’aeroporto internazionale Heydar Aliyev si trova a 20 km a nord-est di Baku, cioè circa 45 minuti dal centro città.

Baku ha due linee metro in grado di portare i turisti all’Olympic Stadium che si trova nella zona caratteristica della “Città Vecchia”; sia taxi che autobus sono relativamente economici ed accessibili per tutti.

Perché la finale di Europa League si gioca a Baku – Le polemiche

Alla scelta dell’Uefa di indicare Baku come città ospitante della finale di Europa League sono susseguite numerose polemiche e molteplici dibattiti che hanno coinvolto svariati ambiti e profili, da quello logistico fino ad arrivare a quello politico e culturale.

Tra le questioni più delicate vi è sicuramente la decisione dell’Arsenal di rinunciare alle prestazioni del trequartista armeno Mkhitaryan, a causa delle tensioni intercorrenti tra l’Azerbaijan e l’Armenia, di cui egli stesso è il capitano, alla quale la UEFA ha risposto con un comunicato a garanzia delle sicurezze del giocatore.

Henrikh Mkhitaryan Photo OLLY GREENWOOD/AFP/Getty Images)
Henrikh Mkhitaryan Photo OLLY GREENWOOD/AFP/Getty Images)

Altra problematica nodale riguardante la capitale azera, coinvolge il dibattito tra l’allenatore del Liverpool Jurgen Klopp e il segretario generale della federazione azera.

L’allenatore tedesco ha dichiarato: “Penso che anche Madrid sia cara, perché è chiaro che è molto cara, ma almeno non è dall’altra parte del mondo – ma andare a Baku per una finale di Europa League è veramente assurdo e i signori che hanno preso questa decisione non so davvero cosa abbiano mangiato a colazione per arrivare a questo (…) non ci sono nemmeno voli di linea diretti, quindi queste decisioni devono essere molto più sensate, molto più ragionevoli. Sembra irresponsabile, non so come abbiano potuto farlo (…)”.

Jurgen Klopp, allenatore del Liverpool (Foto: Insidefoto)
Jurgen Klopp, allenatore del Liverpool (Foto: Insidefoto)

Immediata la risposta del segretario Elkhan Mammadov: “ Sono rimasto molto sorpreso da queste dichiarazioni, ha sempre dato l’impressione di essere una persona molto positiva. Sappiamo tutti che è un grande specialista di questo sport e che ha raggiunto risultati sportivi molto importanti – però non condivido affatto questa sua opinione che il calcio debba essere geograficamente limitato. Bisogna rispettare i valori di questo sport e promuoverli, il calcio è in espansione ed è fenomeno globalizzato. Che sviluppo avrebbe da questo punto di vista tenere sempre le finali Uefa all’interno dei confini europei? Portarle in altri paesi orientali permette uno sviluppo del calcio migliore e avvicina i giovani allo sport. Disputare la finale a Baku è un pò come quando furono a Kiev e a Istanbul (…) sono d’accordo che raggiungere Baku in autobus da Londra sarà difficile, ma quando mai per i veri tifosi le distanze sono state un problema?”.

Un’ulteriore critica arriva direttamente dall’Arsenal e dal numero di tagliandi messi a disposizione   per i supporter londinesi ed attraverso un comunicato stampa hanno affermato:

Siamo stati informati dall’UEFA che entrambi i club riceveranno uno stanziamento di soli 6.000 biglietti ciascuno per la partita; stiamo discutendo attivamente per avere più biglietti per i nostri fan, ma questa allocazione deludente ci presenta ovviamente estreme difficoltà su come possiamo allocare i tagliandi disponibili a voi, nostri fedeli sostenitori”.

In un clima cosi acceso, la speranza è che tutte le divergenze emerse nelle ultime settimane lascino spazio allo sport e alla sana competizione.

Analisi a cura di Marcello Pietropaolo, Daniele Mazza e Matteo Notarstefano

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2 COMMENTI

  1. Due miei amici sono andati nel 2012 all’Eurovision Song Contest (la Champions League della musica, con 100 e passa milioni di telespettatori!), tenutosi sempre a Baku in un palasport costruito in appena 6 (SEI!) mesi. Hanno fatto scalo a Istanbul e ci sono arrivati tranquilli, peraltro pianificando i voli non si spende nemmeno una cifra assurda. Klopp ha perso una buona occasione per riflettere.

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