Il tema del nuovo stadio che potrebbe sorgere a Milano e a cui si sono dette interessate sia il Milan sia l’Inter continua a essere all’ordine del giorno. Proprio per questo il sindaco del capoluogo lombardo, Giuseppe Sala, ha incontrato i vertici due due club, pronti a presentare già la prossima settimaa una proposta per il nuovo impianto cittadino da realizzare nell’area di San Siro.
“Quello che ci hanno detto è che, con grande probabilità, faranno un concorso pubblico a inviti – ha detto a margine di un appuntamento pubblico -. E quindi una cosa che non dobbiamo attenderci e non dovete attendervi, saranno i rendering dello stadio perché mi sembrano decisamente intenzionati a fare un concorso pubblico a inviti. Mi hanno accennato al fatto che vorrebbero invitare anche studi di architettura che hanno già esperienza nella costruzione di stadi”.
Le società per la realizzazione del nuovo stadio avranno dei paletti o volumetrici da rispettare. “Lo stadio da solo non ritorna come investimento. Mi hanno parlato di un’ipotesi d’investimento significativo, 6-700 milioni, ma che quasi si raddoppia con le attività di riqualificazione dell’area – ha concluso -. Quindi le regole le conoscono, ora vediamo se verranno rispettate. Non è una cosa che si capisce in un secondo. Ci si lavorerà”.
Al momento il politico preferisce comunque non sbilanciarsi troppo: “Non ho visto nulla, la settimana prossima consegneranno tutto e a quel punto chiederò agli uffici, prima di esprimere qualsiasi giudizio, di guardare la coerenza del progetto con le nostre regole prima di tutto“.
La posizione tra le due parti continua a essere comunque piuttosto diversa. “Le due squadre mi hanno spiegato i motivi per cui ritengono che il nuovo stadio sia la soluzione ottimale, invece della ristrutturazione di San Siro che sarebbe la soluzione migliore per il Comune di Milano. Il rischio per loro è quello di gestire l’attività sportiva per un periodo lungo in uno stadio in cui ci sono dei lavori, ci sono esempi di città dove ciò avviene, altri team hanno scelto una via diversa – ha detto Sala – ricordo che loro proporranno non tanto e solo un nuovo stadio, ma in sostanza un lavoro anche sulle aree intorno a San Siro”.
Dopo la presentazione del progetto da parte delle squadre quindi ci sarà una prima fase “di analisi tecnica che mi impegno a non tenere troppo lunga“, poi della proprietà della stadio “si parlerà ma in una seconda fase perché devo prima valutare se il progetto è fattibile rispetto alle nostre regole prima di fare ragionamenti sulla proprietà”.
Sala non sembra comunque intenzionato a indietreggiare rispetto alla sua idea. Anzi, ha voluto ribadire la “volontà di tenere San Siro vivo fino alle Olimpiadi invernali del 2026“. Allo stadio Meazza infatti si terrà la cerimonia di apertura dei Giochi olimpici invernali del 2026.