La nuova generazione di fenomeni: Charles Leclerc ha convinto anche i più scettici dopo metà della sua prima stagione a Maranello, conquistando due vittorie tra cui uno storico successo in casa a Monza.
A 21 anni, il monegasco si candida a rimanere in pianta stabile tra i piloti top al mondo. Un talento sbccoiato fin dalla giovane età, con il titolo cadetto nei kart vinto a 12 anni. Con un aiuto della famiglia Bianchi, visto che il giovane Charles cominciò a correre sulla pista gestita dal padre di Jules, poi diventato un “padrino sportivo” di Leclerc e fondamentale anche per il passaggio sotto la gestione del suo attuale agente Nicholas Todt, figlio di Jean che fece grande la Ferrari con Schumacher: un segno del destino.
Dai kart alle monoposto, Leclerc domina in Gp3 e in Gp2, prima dello sbarco in F1: da tester tra Haas e Sauber, poi nel 2018 da pilota titolare con quest’ultima, nel frattempo diventata Alfa Romeo. Non solo vittorie, tuttavia, per Leclerc, che ha vissuto la tragedia della scomparsa prima del padrino Jules Bianchi (morto nel 2015 dopo un incidente nel Gp di Suzuka 2014) e del padre Herve (ex pilota scomparso nel 2017). “Questi due eventi mi hanno costretto a crescere e reso più forte sia come persona e come pilota, mentalmente adesso sono più forte di prima”, ha spiegato Leclerc in un’intervista.
Una crescita passata anche dalla Ferrari Driver Academy nel 2016. Un predestinato, che ha fatto scomodare paragoni importanti, con qualcuno che guarda indietro fino a Giles Villenueve. Intanto Charles è diventato il secondo pilota più giovane nella storia della Formula 1 a conquistare una pole position, dopo il compagno di scuderia Vettel. E proprio con il tedesco i risultati finora sono simili, nonostante stipendi differenti.
Secondo le indiscrezioni, infatti, il tedesco quattro volte campione del mondo guadagna circa 20 volte quanto incassa Leclerc: 40 milioni di euro per l’ex Red Bull, “solo” 2 milioni di euro circa per il monegasco (3 milioni per la seconda stagione), che tuttavia ha più che decuplicato il suo stipendio rispetto alla prima stagione in F1 da 120mila euro circa con l’Alfa Romeo. Entrate che potranno crescere ulteriormente nelle prossime annate per Leclerc, soprattutto dal punto di vista degli sponsor.
I risultati tuttavia spingeranno anche lo stipendio: l’accordo con la Rossa, firmato all’epoca del suo ingresso nel programma giovani, sarebbe stato rivisto in queste settimane e il pilota monegasco dovrebbe arrivare a guadagnare intorno ai 9 milioni. Esclusi i premi per vittorie, punti conquistati e piazzamento finale del team nella classifica Costruttori.