Michele Uva, vicepresidente dell’UEFA, intervenuto nella trasmissione di Tgcom24 “Dentro i fatti”, ha parlato dell’esultanza dei giocatori della Nazionale turca in riferimento a Erdogan nelle ultime due gare contro Albania e Francia e degli episodi di razzismo che hanno caratterizzato alcune partite valide per la qualificazione a “Euro 2020”.
“I fatti che sono accaduti non fanno onore al calcio che è una cassa di risonanza che permette spesso a balordi di impossessarsi della scena mediatica. Mi ricollego alle parole del presidente della UEFA Ceferin che ha detto in modo esplicito che la UEFA ha fatto tanto e poi voglio aggiungere che il protocollo UEFA ha funzionato perfettamente: a fine primo tempo, dopo le sospensioni, sono state arrestate delle persone e allontanate. Questo non vuol dire che il problema è stato risolto, per risolvere un problema così grave, aumentato negli ultimi anni, c’è bisogno di un maggior sforzo della UEFA ma anche di tutte le Federazioni Nazionali e anche della collaborazione dei governi”.
Uva ha commentato in particolari i gravi fatti di razzismo avvenuti sulle tribune durante il match di qualificazione a “Euro 2020” Inghilterra-Bulgaria: “Bisogna sedersi intorno a un tavolo per fare qualcosa di concreto una volta per tutte. Quello del razzismo è un fenomeno diffuso in molti posti, Inghilterra compresa. Anche in Italia purtroppo sono avvenuti questi fatti recentemente, è un fenomeno che sta riprendendo fortemente quota negli stadi e bisogna agire. Il protocollo UEFA funzione, tutte le Federazioni nazionali stanno cercando di adattarlo alle proprie esigenze. Bisogna fare qualcosa di concreto, noi faremo qualcosa di più e speriamo ci sia un effetto a cascata perché la UEFA da un controllo sulle competizioni europee ma non su quelle nazionali dove agiscono le Federazioni”.