Alcuni club europei hanno espresso preoccupazione per la fattibilità della “Europa Conference League”, la nuova competizione europea che andrà ad affiancarsi a UEFA Europa League e UEFA Champions League. La nuova coppa farà il suo esordio nel 2021.
Come riporta il “Daily Mail”, le preoccupazioni sono nate durante il meeting delle Leghe europee che si è tenuto a Londra nella giornata di giovedì. Nell’occasione, 201 club hanno discusso del futuro delle competizioni UEFA.
Il cambiamento è già stato deciso, con la UEFA Europa League che vedrà la partecipazione di 32 squadre a partire dal 2021. Una riduzione atta a favorire la partecipazione di altre 32 società all’Europa Conference League. Tuttavia, il presidente delle Leghe europee Lars-Christer Olsson ha dichiarato che alcuni club sono preoccupati per il potenziale successo della terza competizione.
«I club affermano che esiste il rischio che, se le partite non sono abbastanza importanti, non si possano riempire gli stadi o generare entrate», ha detto ai giornalisti Lars-Christer Olsson. «Quindi, se introduciamo una terza competizione in cui i club perdono denaro, la mossa si rivelerà controproducente. Abbiamo sempre affermato di ritenere opportuno introdurre una terza manifestazione. Solo ieri i club hanno dichiarato di avere delle preoccupazioni, quindi dobbiamo verificare se possano avere ragione o meno».
Olsson ha ribadito che le Leghe europee si sono opposte a qualsiasi cambiamento nel formato delle competizioni UEFA che avrebbe comportato un maggior numero di partite europee al posto di quelle nazionali. «Riteniamo che non ci sia spazio nel calendario per altre partite e non siamo a favore della riduzione del numero di squadre nelle competizioni nazionali», ha affermato Olsson.
«Pensiamo che la decisione su come strutturare i campionati sia una questione domestica, non è qualcosa che dovrebbe essere deciso da un ente internazionale. Quindi pensiamo che il numero di partite sia ok come è definito oggi», ha concluso.