Quando la tecnologia e il calcio si incontrano nascono storie come quella del “Virtual Coach”, un software che a partire dalla prima giornata del girone di ritorno di Serie A, il 19 gennaio, aiuterà gli allenatori a lavorare nel migliore dei modi.
Come spiega “La Repubblica”, la Lega Serie A farà trovare in panchina ai tecnici del massimo campionato italiano un tablet con l’applicazione già installata. Una mossa che guarda al futuro, quando la connettività 5G consentirà anche ai tifosi la visione di una partita diversa, arricchita dall’ intelligenza artificiale.
La storia nasce dalla pallavolo, quando Mauro Berruto, CT della Nazionale maschile di pallavolo, incontra a un convegno il matematico Ottavio Crivaro, che guida MoxOff, società fondata da Alfio Quarteroni, che propone soluzioni matematiche per le aziende.
Insieme si inventano un software che divide la rete in tre segmenti di 9 metri ed è in grado di predire al 90% dove il palleggiatore non indirizzerà la palla. Oggi l’evoluzione di quel software è usata da molte squadre di A e da alcune nazionali. Da quell’ incontro nasce Math& Sport (partner del Coni per Tokyo 2020) che ha anche aiutato Matteo Berrettini, quand’ era sconosciuto, a migliorare il servizio.
Poi l’intuizione per il mondo del calcio. I dati della partita ora arrivano in tempo reale e sono diventati 5 milioni. Quaranta frame al secondo. Il “Virtual Coach” ha due motori: da una parte i modelli matematici per riconoscere automaticamente alcuni gesti tecnici o schemi di gioco; dall’ altra algoritmi di machine learning che leggono la pericolosità di un’azione.
Lo strumento non fornisce i dati, ma li analizza e li trasforma in un’indicazione precisa. Domenica scorsa è stato effettuato un test durante Juventus-Milan, e sul tablet c’era scritto: «Giocando stretti vanno in difficoltà» (minuto 36); «Sfruttiamo di più Pjanic» (minuto 57); «Troppo spazio a Çalhanoglu» (65). Il software è personalizzabile dall’ allenatore in base al proprio stile di gioco.
La parte tecnica della piattaforma è curata da Adriano Bacconi, tecnico con la passione per il calcio. Presto, dopo aver analizzato migliaia di partita, «il programma sarà in grado di dirci chi segnerà e quando», sostiene. Per Quarteroni, invece, «Virtual Coach migliorerà ogni giorno, le variabili non sono un problema. Lo è il fattore umano. Nessun modello matematico può dirci prima se il campione si mangerà un gol fatto o farà una prodezza».