Le frasi sui cori razzisti «da non trasmettere in diretta tv» pronunciate dall’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, hanno immediatamente suscitato l’interesse della Procura della Federcalcio, che ha appena aperto un procedimento sulla vicenda.
Lo apprende l’ANSA, spiegando che al più presto – secondo quanto trapela da fonti qualificate – la Procura chiederà l’audio di cui è in possesso il sito Repubblica.it. Come riportato da proprio da “Repubblica”, è comparso un audio in cui l’a.d. della Serie A spiega di aver dato indicazione di spegnere i microfoni direzionali delle curve per evitare che dalla tv si sentano i “buu” razzisti.
«Nell’audio si sente solo una frazione del ragionamento, che era molto più ampio», ha chiarito successivamente lo stesso De Siervo, che ha inoltre preannunciato querela. «Stavamo parlando di produzione televisiva. E si partiva dal presupposto che noi non siamo giornalisti che dobbiamo scovare le notizie, noi produciamo uno spettacolo e lo valorizziamo».
«A controllare la regolarità dello svolgimento della gara e documentare a fini legali e sportivi ciò che capita dentro lo stadio ci pensano già gli organi preposti: la polizia, gli ispettori di Lega e Federazione e, non ultimi, gli arbitri. Noi stavamo ragionando di come le riprese tv possono raccontare al meglio la bellezza del calcio. Lo facciamo continuamente. E la linea è evitare di indugiare sui brutti episodi che ogni domenica capitano», le parole dell’amministratore delegato.