Va in scena questa sera il “Clasico”, Barcellona-Real Madrid, una delle gare più attese dell’anno. Alle ore 20 i riflettori saranno tutti puntati sul Camp Nou per la sfida tra i blaugrana di Valverde e l’undici in camiseta blanca schierato da Zidane.
Le sfide fra le due rivali spagnole creano sempre una grande attrattiva. Infatti sono questi i match più visti e più attesi dagli appassionati di calcio che non mancano mai all’appuntamento, ben evidenziato sul calendario.
Le due partite annuali, valide per la Liga spagnola, attraggono davanti agli schermi più di 650 milioni di tifosi provenienti da 183 nazioni. Oltre a questo i match sono sempre argomento di discussione sui social, generando un’audience pari a più di 700 milioni.
Il Football Benchmark Team di KPMG ha prodotto un analisi, in cui ha messo a confronto le due società sia sul piano finanziario che dal punto di vista del valore dei calciatori.
La prima parte dell’analisi tiene conto dei ricavi – al netto delle plusvalenze – generati e dei costi per lo staff tecnico. Per quanto riguarda le entrate, il Barcellona ha ottenuto 839 milioni nel 2018/2019, circa 100 milioni in più rispetto al Real, fermo a 740. Dal punto di vista delle spese per lo staff, la differenza fra le due società è quasi doppia: il club di Florentino Perez ha dei costi pari a 394 milioni; la società catalana spende invece 576 milioni.
L’analisi legata ai calciatori mette in evidenza la differenza fra il valore di mercato complessivo delle due rose. La rosa blaugrana ha un valore totale pari a 1.204 milioni, guidata dal suo capitano, nonché sei volte Pallone d’Oro, Leo Messi, il cui valore stimato dal team di KPMG al 20 novembre è di 180 milioni. La squadra madrilena è poco al di sotto dei rivali, infatti il valore totale della squadra è di 1.167 milioni; tra i calciatori blancos è Eden Hazard quello con il maggior valore di mercato, stimato in 152 milioni.
Sempre le solite cose, adatte al popolino.
Sono in realtà 650 milioni di spettatori “potenziali”.
Ma diventano 650 milioni di spettatori che “hanno visto” il Clasico.
Tanto cosa costa scrivere la millesima bufala…
Poi però i dati di ascolto non li mettono mai.
Ad esempio quanti hanno visto il Clasico in Italia?
Per trovare quanti sono non si deve certo andare sui media popolari.
Quelli sono per far “sognare” il “social”.
Come le 500mila magliette vendute da Ronaldo in un giorno, spacciate da TUTTI i media del mondo, comprese testate che covrebebro avere un minimo di reputazione.
Una cosa che farebbe ridere anche un bambino di 8 anni, purchè non proprio completamente tonto…
O, recenwtissmo, Ronaldo che “va in cielo” ” dove volano le aquile” perché salta 2,56 mt.
Ma è alto 1,87 mt, ossia ha fatto un salto di 69 cm…
Ma tanto per quelli a cui sono destinate queste cose ormai pure fare una sottrazione con la propria testa (testa si fa per dire….) è “troppo difficile”. Ripetono tutto.
La gente l’hanno ridotta come le scimmie. E non è purtroppo solo nel calcio.
Il calcio semmai è (e lo è anche da tempo) un laboratorio di esperimenti sociali.
E non dei più innocui, in prospettiva…
Neanche Aldous Huxley avrebbe creduto di immaginare una realtà così tanto prossima…