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L'Allianz Stadium, dove gioca le sue gare casalinghe la Juventus (Foto: Emilio Andreoli - Getty Images Sport)

Il Collegio di garanzia del Coni ha reso note le motivazioni della decisione con cui, a novembre, aveva dichiarato “inammissibile” il ricorso della Juventus per la vicenda di Calciopoli. L’oggetto del contendere era lo scudetto del 2006, assegnato all’Inter dall’allora commissario Guido Rossi.

Come riporta “Il Corriere della Sera”, nelle 13 pagine di motivazioni, il Collegio di garanzia ripercorre l’intera vicenda richiamando la propria decisione del 6 maggio con la quale aveva dichiarato che le rimostranze della Juventus «non avrebbero potuto più essere oggetto di deliberazione alcuna da parte del sistema di giustizia sportiva».

E il fatto che invece la Juventus abbia deciso di tornare al Collegio di garanzia per ricorrere contro una nuova decisione della Corte d’Appello federale ha portato al giudizio di inammissibilità e alla condanna di 10 mila euro di spese.

La Juve aveva presentato ricorso sostenendo che la Corte d’Appello federale fosse composta da membri decaduti dopo l’entrata in vigore del nuovo codice di giustizia sportiva. Il Collegio di garanzia — che ritiene questo «l’unico aspetto che presenta carattere di novità» del ricorso — ha invece sposato la tesi per cui i giudici restavano nelle loro funzioni fino all’effettivo insediamento dei nuovi.

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