L’emergenza Coronavirus porterà la Serie A a giocare a porte chiuse, almeno nelle gare del prossimo weekend nelle zone più colpite. Sarà questo il contenuto del Decreto che sarà ufficializzato oggi, dopo i continui contatti del Governo e del ministro dello Sport Vincenzo Spadafora con il mondo calcistico.
Le manifestazioni sportive continueranno, quindi, ma soltanto a porte chiuse, complici anche le difficoltà a rinviare ulteriori partite da parte della Lega Serie A visto il calendario intasato dei prossimi mesi. «Soffriremo un poco, ma ora non saprei dire se la prossima settimana continueremo con le stesse misure. Le nostre valutazioni le assumiamo sulla base della valutazione dei tecnici e degli esperti. Vedremo e monitoreremo l’evoluzione del contagio del virus e valuteremo. Se avremo un forte effetto contenimento ci rassicurerà, ma non credo che potremo allentare nel giro di qualche giorno», ha detto il premier Conte a «Non è l’Arena» di La7. «C’è un interesse primario che è la salute, ma è chiaro che l’ obiettivo è di ristabilire la normalità il prima possibile», le parole invece del presidente del Coni Giovanni Malagò.
Oggi così i rappresentanti del ministero della Salute e dello Sport saranno presenti all’incontro con Leghe e Federazioni a Roma, prima del consiglio Federale. Sarà accolta, sostanzialmente, la decisione del Governo: da un lato giocare a porte chiuse permette di rispettare le norme relative all’emergenza sanitaria, dall’altra permette di rispettare la regolarità del campionato, viste le difficoltà per ulteriori rinvii.