Alberto Colombo è il segretario delle Leghe Europee. Da dodici anni lavora con l’organizzazione, che in questo periodo si è attivata per trovare soluzioni che consentano di salvare il calcio europeo, in ginocchio a seguito dell’emergenza Coronavirus.
Per Colombo è stato fondamentale «un accordo all’unanimità tra UEFA, Federazioni, leghe, club e calciatori. Da non sottovalutare. Eravamo tutti convinti che la soluzione migliore sarebbe stata spostare l’Europeo. Troppo difficile da organizzare il torneo in questa situazione sanitaria, tra dodici paesi. E poi è una festa di popoli, non si può giocare a porte chiuse. I campionati sì, anche se non è la stessa cosa».
In un’intervista a “La Gazzetta dello Sport”, Colombo ha spiegato che l’obiettivo è salvare coppe e campionati: «Assolutamente. Tutti. Campionato, Champions ed Europa League. Entro il 30 giugno, come dice la risoluzione. Il posticipo dell’Euro ci mette nella condizione di farlo, dando respiro al calendario. Non sappiamo quando potremo ricominciare. E quindi dovremo sviluppare diversi scenari».
Poi, a proposito del nostro campionato, ha aggiunto: «Come Leghe Europee abbiamo un’attenzione totale per l’Italia e cercheremo di aiutarla. Le difficoltà dipendono dal fatto che ha cominciato prima, ma l’obiettivo è uguale per tutti e l’Italia ha partecipato a tutte le riunioni di coordinamento».
E a proposito della gestione del calendario, Colombo ha parlato della possibilità di giocare il campionato il mercoledì e la Champions la domenica: «La risoluzione stabilisce totale flessibilità sull’utilizzo eventuale di tutte le date possibili entro fine giugno, sia da parte delle Leghe sia della UEFA. Ma forse non è stato chiaro un concetto».
«Totale flessibilità – ha proseguito – significa dare la possibilità alle Leghe di giocare normalmente nei weekend ma anche durante i turni infrasettimanali dedicati alle Coppe. Allo stesso modo, le coppe si potranno giocare sia durante la settimana sia nel weekend in contemporanea alle giornate di campionato. Si tratta di un’emergenza, una soluzione straordinaria a breve termine. E soltanto eventuale. Se il calendario consentirà di giocare nei giorni canonici, se ripartiremo presto, non sarà neanche presa in considerazione. Comunque finirà qui».
Sugli orari: «Si cercherà di evitare sempre la contemporaneità d’orario tra campionato e coppe, come da Memorandum of Understanding Leghe-Uefa. Speriamo che, nel caso, sia possibile».
Tra i prossimi passi ci sarà quello di «affrontare le conseguenze economiche e finanziarie. La lista è lunga, sono sul tavolo questioni contrattuali, diritti tv, partnership commerciali, mancanza di liquidità nei club che si riflette sugli stipendi. Forse servirà un fondo di sostegno. Sono benvenute le soluzioni di elasticità del mercato e dei contratti dei giocatori che Infantino ha proposto».