Debutta oggi sulla piattaforma di streaming Netflix il film “Ultras”, lungometraggio di Francesco Lettieri, già noto per aver realizzato videoclip per diversi musicisti, tra i quali il rapper napoletano Liberato e il cantautore di Latina, Calcutta.
“Ultras” racconta con stile quasi documentaristico ma al contempo slancio narrativo, il mondo complesso e frastagliato della tifoseria organizzata che ruota intorno allo stadio San Paolo. L’idea del film – scrive “Repubblica” – nasce dalle ceneri di un videoclip che avrebbe dovuto essere ambientato a Latina proprio per Calcutta.
«Siamo partiti per raccontare un mondo in cui il calcio era lo sfondo, mentre il cuore era la tribù, la fede, il senso di gruppo. Il tifo è cambiato molto dagli anni Ottanta, quando veniva chiamato “movimento ultrà”, era più folkloritstico e colorato, ora è più cupo e violento. Il movimento ultras è stato combattuto e represso, oggi vive un momento di grande crisi, gli scontri sono più rari, quest’anno è stato un anno scioperi», ha spiegato Lettieri.
Il film ritrae tre generazioni diverse di tifosi: quelli anziani che hanno dedicato la loro vita alla squadra e ora sono diffidati, nello stadio non possono metterci piede: Pechegno (Simone Borrelli), Gabbiano (Daniele Vicorito) e Barabba (Salvatore Pelliccia). E la nuova generazione che ha cambiato nome, scegliendo di essere N.N.N. (No Name Napoli) e infine i più giovani tra cui c’è Angelillo (Ciro Nacca) cresciuto senza padre e con lo spettro del fratello morto accoltellato durante uno scontro insieme agli ultras.