Inter Getafe quando si gioca
(Photo by NIKOLAY DOYCHINOV/AFP via Getty Images)

Per l’Inter oggi è l’ultimo giorno di isolamento domiciliare iniziato quindici giorni fa dopo la positività al Covid-19 di Daniele Rugani e la partita Juventus-Inter giocata a Torino. I giocatori nerazzurri continuano ad allenarsi nelle proprie case, seguendo le indicazioni del club sia per la preparazione fisica che per il regime alimentare.

Inizialmente la data per la ripresa degli allenamenti era fissata per il 25 marzo ma la società non prevede di ricominciare le sedute nel breve periodo vista l’emergenza per il coronavirus. Al momento nessun componente della squadra ha mostrato sintomi e non sono stati necessari quindi tamponi.

Intanto la raccolta fondi dell’Inter per l’Ospedale Sacco di Milano ha già raggiunto i 650.000 euro. Ai 500.000 donati dal club si aggiungono oggi anche i 50.000 euro del vicepresidente nerazzurro Javier Zanetti che, insieme all moglie Paula, con la Fondazione PUPI hanno partecipato alla raccolta fondi. “C’è ancora tempo – scrive il club nerazzurro – per un piccolo gesto in favore di medici, infermieri e operatori sanitari che tutti i giorni lottano contro il Covid-19″.

Nei giorni scorsi, sulla ripresa delle partite era intervenuto Romelu Lukaku: ”La prima cosa per me è assicurare la salute generale. Se dobbiamo giocare in condizioni tali da non garantire sulla salute, perché dovremmo giocare? Corriamo ancora il rischio di avere giocatori malati”, le sue parole in una video intervista a B/R Football in cui racconta questo periodo di isolamento domiciliare.

“Tutta la squadra è in autoisolamento per vedere se qualcuno di noi accusa dei sintomi: dobbiamo misurare la febbre ogni giorno – spiega Lukaku -. Tampone? Forse saremo sottoposti a tampone quando torneremo a radunarci, il prossimo 25 marzo. Penso accadrà perché nessuno ha mostrato sintomi legati a questo virus, anche se adesso ci sono persone positive che non hanno mostrato effetti”.

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