Con il calcio momentaneamente fermo, “Mediaset Extra” ha deciso di lanciare la maratona “Emozioni Mondiali”, al via da giovedì 9, dalle ore 9.00 alle 2.00, fino a sabato 11 aprile 2020. La non-stop, in onda sulla rete al numero 55 del telecomando, al canale 17 di TivùSat e al 163 di Sky, è contemporaneamente in streaming su SportMediaset.it (web, mobile, app).
Mediaset ha scelto le partite più emozionanti dell’Italia, selezionate per “Extra” dalla redazione Sport di News Mediaset. Sono 11 le partite imperdibili degli Azzurri ai Mondiali, arricchite dai filmati ufficiali FIFA dedicati alla competizione, inclusa l’ultima trasmessa nel 2018 in esclusiva proprio da Mediaset.
Il calcio d’inizio è fissato alle 20.30 di giovedì 9 aprile con un triplete storico: Italia-Germania, semifinale del Mondiale 1970, la Partita del Secolo; Italia-Argentina 1978 con il memorabile gol di Roberto Bettega; la finale Italia-Germania 1982, terzo Mondiale vinto dall’Italia.
Venerdì 10, in day-time, la semifinale Italia-Argentina giocata in casa nel 1990 con il sogno che si infrange ai rigori contro l’idolo di Napoli, Maradona. A seguire, il percorso Azzurro al Mondiale americano 1994: gli ottavi contro la Nigeria, la semifinale contro la Bulgaria e, in prima serata, la finale contro il Brasile dal triste epilogo ai rigori. In seconda serata, Italia- Francia 1998, quando ai quarti sfioriamo l’impresa di eliminare i padroni di casa, poi Campioni del Mondo.
Sabato 11, in day-time, la clamorosa eliminazione del 2002 contro la Corea del Sud, con il contestatissimo arbitraggio di Byron Moreno. E poi, quattro anni dopo, l’Italia torna a gioire con la vittoria nel Mondiale 2006. Due partite incastonate nella memoria: la semifinale contro la Germania e la finale contro la Francia a Berlino, che concludono la maratona Mediaset.
Dulcis in fundo, dalle ore 2.00 alle 6.00 del 9, 10 e 11 aprile, un meglio di del mitico “Colpo Grosso”, storico proto-game-show condotto da Umberto Smaila, tra i cui estimatori figuravano addirittura Francis Ford Coppola, James Belushi e Michail Gorbačëv.