Serie A nuova offerta MENA
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Dopo il fermo “no” da parte di Amnesty International, ora anche BeIN Sports si schiera contro la cessione del Newcastle United, club di Premier League che stando alle ultime indiscrezioni dovrebbe essere rilevato dal fondo sovrano dell’Arabia Saudita.

L’emittente televisiva qatariota ha esortato il massimo campionato inglese a prendere in considerazione l’idea di bloccare l’acquisto della società da parte del consorzio arabo, a causa del coinvolgimento del Paese nei reiterati casi di pirateria da parte della piattaforma BeoutQ.

In due lettere riportate dal Times, l’a.d. di BeIN Yousef Al-Obaidly ha chiesto ai 20 club della Premier League e al CEO Richard Masters di tenere conto di BeoutQ, che ha trasmesso illegalmente le partite di calcio dei club inglesi e una serie di altri contenuti sportivi premium per tre anni.

In particolare, Al-Obaidly ha avvertito che «il potenziale acquirente del Newcastle United ha causato ingenti danni alle entrate commerciali dei club e della Premier League», aggiungendo che «l’eredità del servizio illegale continuerà a incidere ancora nel tempo».

«Quando la stagione della Premier League riprenderà nei prossimi mesi, tutti i contenuti delle emittenti della lega continueranno a essere prontamente e illegalmente disponibili tramite i decoder IPTV di BeoutQ, che sono stati venduti in quantità significative in Arabia Saudita e nella più ampia regione MENA», ha aggiunto Al-Obaidly.

«Inoltre, dato l’effetto economico paralizzante che il Coronavirus sta avendo sull’industria dello sport, tutto ciò sta accadendo in un momento in cui le società calcistiche devono proteggere maggiormente i loro ricavi da diritti televisivi», ha spiegato Al-Obaidly.

In una seconda lettera a Masters, Al-Obaidly ha affermato che sarebbe essenziale che la Premier League «indagasse a fondo sui potenziali acquirenti» del Newcastle, «compresi tutti i dirigenti, funzionari e altri rappresentanti del Public Investment Fund o di altre entità dell’Arabia Saudita».

In ogni caso, BeIN ha sottolineato che la sua ultima richiesta non è una minaccia per porre fine ai suoi rapporti con la Premier League, che ha messo in campo significativi tentativi per porre fine alle violazioni dei diritti televisivi da parte di BeoutQ.

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