Uno sguardo alla politica dello sport, in mancanza di calcio giocato, e altri progetti che porteranno l’emittente a proseguire sui binari di una crescita costante. E’ il piano di Sportitalia, che sta cercando di reinventarsi alla luce dell’emergenza Coronavirus.
Con il pallone completamente fermo, e in attesa di capire cosa succederà del campionato 2019/20 «noi abbiamo cominciato a trattare lo sport sotto un punto di vista politico, realizzando degli approfondimenti con le figure più influenti dello sport in Italia», spiega il direttore Michele Criscitiello, durante un’intervista a Daily Media.
Tra le personalità incontrate da Sportitalia in questi giorni ci sono Giovanni Malagò, presidente del CONI; Gabriele Gravina, presidente della FIGC; Francesco Ghirelli, presidente Lega Pro; Cosimo Sibilia, presidente Lega Nazionale Dilettanti e vicario della Figc; Renzo Ulivieri, presidente AIAC; e Marco Tardelli, candidato alla successione di Damiano Tommasi alla presidenza della Associazione Italiana Calciatori.
«Per tutte le tv sportive questa situazione è molto difficile. Con questi approfondimenti stiamo facendo un buon lavoro, ma con le attività sportive ferme sperimentiamo come tutti un calo della raccolta pubblicitaria», aggiunge Criscitiello a proposito degli effetti dell’emergenza.
Sportitalia approfitta di questo momento per prepararsi al futuro, con il lancio della nuova app per il mobile, il consolidamento della app SI Smart per smart tv con l’ampliamento a nove canali, il rinnovo degli studi televisivi in via Gioacchino Belli a Milano. «Stiamo ancora cercando di capire quando sarà la ripartenza, ma credo che a questo punto sarà tutto rimandato a settembre».
Rimane in sospeso anche il tema del saldo dei diritti tv per la messa in onda in esclusiva del campionato Primavera 1, anch’esso fermo. Un contratto che Sportitalia ha sottoscritto per tre anni: «A questo proposito attendiamo le decisioni della Lega», ha concluso Criscitiello.