Barcellona – Un procuratore spagnolo ha dichiarato che il Barcellona e il suo ex presidente Sandro Rosell dovranno essere processati per aver evaso circa 9 milioni di euro nell’affare Neymar.
Il Barcellona e Sandro Rosell avrebbero commesso due crimini contro il tesoro spagnolo. Inoltre, l’ex presidente blaugrana sarebbe anche responsabile di un ulteriore reato societario, almeno secondo il pubblico ministero, Jose Peral. L’attuale presidente del club Josep Maria Bartomeu è anch’egli sotto indagine dopo che il Barcellona non avrebbe pagato 2.8 milioni di euro di imposte alla N & N Consultoria Esportiva e alla Empresarial Ltda, società di proprietà dei genitori di Neymar.
Nel febbraio del 2014, dopo che la Corte Nazionale ha aperto un’inchiesta, il Barcellona ha pagato 13.6 milioni di euro di imposte per coprire un eventuale disavanzo proveniente dalla firma di Neymar. Il club ha negato ogni accusa in una nota dicendo che aveva “scrupolosamente” adempiuto ai propri obblighi fiscali. Secondo Perals, il Barcellona e Rosell non sono riusciti a trattenere l’imposta sul reddito ad un tasso del 24,75 per cento attribuibile a un non residente sui pagamenti a Neymar e alla N & N Consultoria nel 2011 e nel 2013 mentre era in Brasile.
Anche il Real Madrid tentò di far firmare Neymar, ma il suo presidente Florentino Perez disse nel maggio 2013 che l’affare si rivelò troppo costoso. Secondo Perals il costo di Neymar per il Barcellona sarebbe dovuto essere pari a 94.9 milioni di euro. Rosell si è dimesso come presidente del Barcellona nel gennaio 2014 e ha sempre negato operazioni scorrette nel corso dell’affare Neymar, dicendo di essersi dimesso per evitare di infangare la reputazione del club.
Alberto Lattuada