La crisi derivante dall’emergenza Coronavirus potrebbe portare a un adeguamento delle norme del Fair Play Finanziario, per evitare una penalizzazione eccessiva dei club europei. Stando a quanto appreso da RMC Sport, la UEFA starebbe lavorando in particolare a tre modifiche temporanee.
Il presidente della UEFA, Aleksandr Ceferin, aveva discusso del futuro del Fair Play Finanziario già durante il 44° Congresso andato in scena ad Amsterdam, prima dell’inizio dell’emergenza COVID-19 nel mese di marzo.
«Il FPF ha avuto successo come sistema, ma probabilmente dovrà adattarsi a un’era diversa. Questo sviluppo non avverrà comunque nel prossimo futuro», aveva sottolineato. Tuttavia, la crisi sanitaria ha accelerato questo processo, e dei cambiamenti potrebbero già essere introdotti per i prossimi mesi.
Non si parla di una revisione completa, e la UEFA non mette in discussione i principi cardine del Fair Play, ma si valuta un alleggerimento della sua applicazione. Nel concreto, RMC Sport spiega che i membri della Commissione di Controllo Finanziario UEFA dovrebbero esaminare i conti dei club non più su 12 mesi, bensì su 24.
Analogamente, il limite al disavanzo consentito di 30 milioni di euro su tre anni potrebbe essere esteso a 60 milioni di euro su 24 mesi. Infine, le audizioni generalmente previste l’autunno per stabilire eventuali misure o sanzioni per la stagione successiva non non si terrebbero nel 2020, ma verrebbero spostate all’autunno del 2021 e riguarderebbero le ultime due stagioni.
E’ già qualcosa questa manovra da parte dell’UEFA.
Ma i danni economici saranno maggiori, e 60 per certi versi non saranno sufficienti specialmente se questa emergenza si estenderà anche per l’anno prossimo… (quindi si avranno meno ricavi da stadio che pesano circa tra il 15-20% dei ricavi dei top club) si va dai 70 ai 150 milioni . bisogna vedere poi se il cuscinetto (sopra la soglia) rimane 5 o si tenderà ad aumentarlo di conseguenza!