«Per Pirelli rimarrà un legame con l’Inter. Quale si vedrà ma con Suning i progetti resteranno ambiziosi». Così aveva parlato un paio di giorni fa Marco Tronchetti Provera, a proposito del matrimonio tra Pirelli e il club nerazzurro, che – a livello di sponsor di maglia – terminerà nel 2021.
E’ possibile che Pirelli rimanga legata al club in un’altra veste, magari come sponsor della divisa di allenamento, a cifre più compatibili con quelle che il brand ha intenzione di mettere sul piatto. Nell’ultimo esercizio il marchio ha versato 19,1 milioni nelle casse della società, cifre comunque lontane da quelle che incassano i top club dai rispettivi sponsor.
Stando a quanto riportato da Tuttosport, per lo sponsor sulla divisa da gioco Suning starebbe guardando alla Cina. In questo senso, Alibaba – già nel calcio grazie a un accordo con la UEFA – ed Evergrande potrebbero essere una soluzione.
Non sarà facile arrivare a 40 milioni – il target nerazzurro sono i 42 milioni che la Juve incassa da Jeep –, ma potrebbe essere già un buon punto d’arrivo toccare i 30 milioni. Un’altra pista porta invece alla Corea del Sud con Samsung, ma non si escludono anche interessamenti dagli USA.
Steven Zhang segue con attenzione il mercato statunitense ed è possibile che qualche novità possa arrivare anche da lì. L’emergenza Coronavirus rischia di frenare i grandi investimenti, ma discorsi di questo genere sarebbero già in piedi da alcuni mesi, e ci si attende che prima o poi ripartano.
L’Inter ha aperto store su Tmall, su suning.com, la Juve vende il merchandising solo in Italia, ha chiuso gli store in asia e su tmall, una strategia miope e vergognosa. La Juve prende da fca meno di 50 milioni, l’inter che non vince nulla da 10 anni punta a 30 milioni. Andrea agnelli dovrebbe porsi delle domande, anzi dovrebbe rispondere sulla sua gestione.