Nell’assegnazione dei diritti tv della Serie A per il triennio 2021-2024 non sarà più possibile replicare lo schema attualmente in essere con Sky e DAZN che si spartiscono l’esclusiva di 10 partite per ogni turno: 7 a Sky e 3 a DAZN.
Il Consiglio di Stato, nella causa che vedeva opposti Sky e l’Antitrust, ha ribaltato la decisione del Tar del Lazio ripristinando il divieto stabilito dall’Autorità garante per la concorrenza che impedisce alla pay tv del gruppo Comcast di avere esclusive sul canale Iptv fino al 2022.
Come ricorda Il Sole 24 Ore, tutto nasce con l’operazione R2-Mediaset, vale a dire l’operazione di acquisto da parte di Sky della piattaforma su cui girava Mediaset Premium.
Nel marzo 2018, infatti, Sky e Mediaset avevano raggiunto un accordo che, fra le varie cose, contemplava il passaggio della piattaforma R2 alla media company.
Quell’intesa ha comportato anche l’immediato sbarco di Sky sul digitale terrestre; l’aumento della library per Sky con i canali di cinema e serie Premium; il ritorno dei canali Mediaset sulla piattaforma Sky dopo un periodo di oscuramento volontario da parte del Biscione.
L’acquisizione della piattaforma R2, sottoposta al vaglio dell’Antitrust, ad aprile 2019 è stata abbandonata con Sky – che ne aveva già acquisito il controllo – che l’ha restituita a Mediaset. L’Autorità comunque, ritenendo che l’operazione aveva già «generato effetti anticoncorrenziali», ha deciso di imporre a Sky il divieto di prodotti e canali in esclusiva su Iptv.
La decisione del Tar aveva ribaltato la situazione a favore di Sky.
Ora il Consiglio di Stato riporta tutto indietro. Aprendo scenari tutti da verificare, sulla prossima asta dei diritti tv del calcio, ma non solo. Per la media company si tratta di un paletto che va a ridurre non poco i margini dell’operatività, estromettendo un canale di distribuzione dalla possibilità di offrire esclusive e quindi contenuti premium.
«Abbiamo appena appreso la decisione del Consiglio di Stato. Reputiamo la sentenza – sottolineano da Sky al Sole 24 Ore – sommaria e stiamo valutando le iniziative più opportune».