La crisi derivante dall’emergenza Coronavirus si è fatta sentire anche sulle grandi aziende del settore sports wear. Da Adidas a Nike, le aziende in questione hanno fatto registrare un picco di vendite online durante l’emergenza, ma ciò non è bastato a tenere in bilico i conti.
Il colosso americano, ad esempio, ha registrato una forte impennata sulle vendite online, +75% tra marzo e maggio, ma nonostante questo – scrive il Sole 24 Ore – l’impatto negativo della chiusura dei negozi rimane pesante sull’ultima trimestrale (marzo–maggio 2020) che ha registrato perdite per 704 milioni di euro contro l’utile netto di 882 milioni di euro nello stesso periodo dell’anno precedente.
Anche per Adidas le attese non sono rosee (con la seconda trimestrale prevista per il mese di agosto): il calo delle vendite dovrebbe essere del 40% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
L’emergenza ha un impatto minore in Borsa, dove Adidas tocca a Francoforte il massimo il 15 gennaio 2020 a 316,05 euro per sprofondare il 18 marzo a 166,92 euro (-47,2%), per poi risalire il 23 luglio a 243,8 euro recuperando così dai minimi il 46%.
Nike, quotata al Nyse, arriva invece al massimo il 21 gennaio 2020 a 104,58 dollari per crollare il 23 marzo a 62,8 dollari (-40%), per poi risalire il 23 luglio a 98,30 dollari recuperando così dai minimi il 56,53%.
Nel complesso il 2020 rimarrà un anno complicato per tutto il settore dell’abbigliamento: secondo Moody’s gli utili saranno tra il 15 e il 35% inferiori a quelli del 2019 e anche McKinsey ha stimato una contrazione nell’ordine del 27-30%. Alcuni operatori più fragili e poco sviluppati sul digital non sopravvivranno in questo contesto.
Paradossalmente, gli studi pre-Covid sull’abbigliamento sportivo erano ottimisti. A testimoniare questo il «McKinsey global fashion index» che attestava la crescita delle vendite nell’abbigliamento tradizionale nel 2018 e nel 2019 (rispetto agli anni precedenti) tra il 4 e il 5%. Lo sportswear, invece, nel 2018 e nel 2019 ha realizzato una crescita delle vendite tra il 6 e il 7%.