L’aspettativa di un’opa obbligatoria da parte di Dan Friedkin a 0,1165 euro affonda i titoli della Roma a Piazza Affari. Dopo il crollo di venerdì 7 agosto, con le azioni del club giallorosso che hanno chiuso la seduta in flessione del 25% a 0,40 euro, anche la seduta odierna si è rivelata pesantissima per il titolo Roma.
Le azioni della società capitolina, dopo aver aperto le contrattazioni a 0,29 euro, non sono riuscite a fare prezzo per gran parte della seduta a causa dei forti ordini di vendita a fronte di una domanda pressoché nulla.
Rientrate in contrattazione nel tardo pomeriggio le azioni della Roma hanno poi chiuso la seduta con una flessione del 30,92% a 0,277 euro.
Nel comunicato congiunto emesso venerdì Friedkin e Pallotta hanno fatto sapere che le azioni della Roma verranno rilevate al prezzo di 0,1165 euro l’una, prezzo che, in base alla normativa vigente rappresenta il valore minimo cui il nuovo azionista di controllo del club è tenuto a lanciare l’opa obbligatoria sul flottante.
Anche se nulla vieta all’imprenditore americano, che sembrerebbe essere interessato al delisting, di promuovere l’offerta ad un prezzo più alto, allo scopo di garantirsi almeno il 90% del capitale necessario per togliere la società da Piazza Affari.
Informazioni più dettagliate sul prezzo dell’opa si avranno certamente “con le comunicazioni ex art. 102 del tuf” che dovrebbero essere pubblicate oggi dopo la chiusura del mercato.