No Room for Racism Premier League
(Fonte: premierleague.com)

I giocatori di Premier League e gli arbitri indosseranno il badge “No Room For Racism” sulle loro magliette per la stagione 2020/21. Lo ha ufficializzato il massimo campionato inglese attraverso una nota, pubblicata sul proprio sito ufficiale.

Questa è la prima volta che lo stemma apparirà sulla divisa dei giocatori e degli ufficiali di gara durante l’intera stagione e fungerà da costante promemoria dell’impegno della Premier League, dei suoi club, dei giocatori e del PGMOL (Professional Game Match Officials Limited) contro il razzismo.

Questa iniziativa si baserà sullo slancio della scorsa stagione quando, in consultazione con i giocatori, la scritta “Black Lives Matter” è apparsa sulle divise da gioco per tutte le gare successive alla ripresa del campionato. La Lega continuerà anche a sostenere i giocatori che si inginocchiano durante le partite, manifestando solidarietà.

Dal lancio nel marzo 2019, la campagna No Room For Racism ha riunito il vasto lavoro della Premier League che promuove l’uguaglianza e l’inclusione in tutti i settori del calcio. Un modo per inviare messaggi forti ai fan che assistono alle partite e a coloro che guardano in tutto il mondo, incoraggiando il cambiamento comportamentale e esortandoli ad agire segnalando eventuali comportamenti razzisti.

L’amministratore delegato della Premier League Richard Masters ha dichiarato: «Noi, i nostri club, i giocatori e gli ufficiali di gara abbiamo un impegno di lunga data nell’affrontare le discriminazioni. I giocatori hanno giustamente una voce forte su questo argomento, che abbiamo visto la scorsa stagione».

«Abbiamo continuato a parlare e ad ascoltare i giocatori su questo tema – ha aggiunto – e li sosterremo nel continuare a sottolineare la posizione della Premier League contro il razzismo. La discriminazione in qualsiasi forma è del tutto inaccettabile e No Room For Racism rende chiara la nostra posizione di tolleranza zero. Non ci fermeremo su questa importante questione e continueremo a lavorare con i nostri club, giocatori e partner per affrontare tutti i comportamenti pregiudizievoli».

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