I ricavi della Juve nel 2014/15 saranno in linea con quelli dello scorso anno, ma già dalla prossima stagione riprenderanno a crescere, e anche velocemente. È la previsione della società di analisi finanziaria indipendente Twice Research, che si attende il raggiungimento di un risultato netto positivo da parte del club presieduto da Andrea Agnelli al termine della stagione 2016/17, grazie all’impatto sui ricavi della nuova sponsorizzazione tecnica con Adidas, all’ulteriore sfruttamento commerciale dello Juventus Stadium per attività extrasportive e alle politiche di contenimento dei costi.
Valorizzando i ricavi non sportivi e controllando il budget per lo sport, gli analisti prevedono che la Juve raggiunga il punto di pareggio nel 2016/2017 (nel 2014 perdeva quasi 7 milioni di euro), per poi ridare slancio al risultato netto dall’anno successivo. Tutto ciò senza variare, almeno nella visione di Twice, gli investimenti nel parco calciatori, che gli analisti stimano stabili intorno ai 35 milioni di euro a stagione, e senza prendere in considerazioni plusvalenze monstre (come quella che potrebbe emergere grazie alla cessione di Paul Pogba).
I ricavi della Juventus nell’anno fiscale 2013/2014 erano arrivati a 315,8 milioni di euro, l’11,3% in più dell’anno precedente, in particolare grazie alla crescita di pubblicità e sponsorizzazioni, al prezzo dei biglietti e ai diritti derivanti dai giocatori. L’unica voce dei ricavi a non crescere è stata quella legata ai diritti radiotelevisivi, diminuiti per la partecipazione di tre squadre alla Champions League (con Napoli e Milan) invece delle due del 2012/2013 (quando l’Udinese fu esclusa dai preliminari).
Secondo la previsione di Twice, il 2015 vedrà una conferma dei ricavi su una cifra vicina ai 315 milioni e una crescita leggera nella prossima stagione, prima di una netta accelerazione tra il 2016 e il 2018, dove arriveranno a sfiorare i 340 milioni di euro, ma tenendo conto anche del risultato del player trading. Cifre ben lontane dal Real Madrid che già oggi supera il mezzo miliardo di fatturato, ma comunque incoraggianti per le possibilità economiche della squadra anche sul mercato.
Anche l’Ebitda (margine operativo lordo) nell’ultimo bilancio è cresciuto del 22% rispetto al 2013, arrivando a 69,2 milioni nonostante un moderato incremento dei costi operativi. L’Ebit (risultato operativo) è tornato positivo per 8,9 milioni dopo una perdita di 3,8 nell’anno prima, ma è aumentato il debito nei confronti dei partner non finanziari: 206 milioni contro i 160 del 30 giugno 2013.
Per lo sponsor sulla maglia, Fiat Jeep continuerà a versare nelle casse juventine 17 milioni a stagione dal 2015/2016. Ma la vera svolta verrà dal cambio di sponsor tecnico: dalla stagione 2015-2016 non sarà più la Nike ma l’Adidas, con la quale la società ha firmato un accordo da 139,5 milioni di euro per un contratto di sei anni (23,25 milioni all’anno). A seguito di questa novità, la Juve potrebbe decidere di gestire direttamente tutto l’e-commerce che riguarda la società, per potenziare diversi settori chiave nell’ottica di aumentare i guadagni: sviluppare il brand, migliorare l’appeal commerciale, incrementare le performance sui social media e sfruttare sempre di più lo Stadium e il museo.
j , aime la juvé