«Premetto che ho un atteggiamento di indulgenza nel giudicare i provvedimenti del governo perché deve gestire qualcosa di mai visto. Detto questo credo che mille persone dentro San Siro, che ne contiene 78 mila, a 10 metri di distanza e con mascherine, siano perfettamente sicure».
E’ questa la posizione del presidente del Milan, Paolo Scaroni, che ha parlato a seguito della decisione del Governo – attraverso il nuovo Dpcm – di riportare gli eventi sportivi a porte chiuse, togliendo alle società anche i 1.000 spettatori previsti fino all’ultimo turno di campionato.
«Io inviterei a essere pragmatici e non demagogici – ha aggiunto Scaroni –. Quanto agli aiuti, mi rendo conto che chiedere ristori da parte di società che pagano stipendi milionari sia difficile, mentre penso sia possibile, visto che siamo tutti in perdita, avere deduzioni dalle tasse».
Pur nella crisi, le proprietà di Milan e Inter hanno mantenuto l’impegno del nuovo stadio: «Un miracolo trovare due investitori disposti a mettere 1,3 miliardi. Tra una settimana presenteremo al Comune il nuovo piano, che salva le vestigia di San Siro e destina l’area dell’attuale stadio a sport non professionistici, e entro la fine dell’anno annunceremo quale dei due progetti è stato scelto».