La riforma del sistema di ripartizione dei proventi da diritti tv in Spagna è arrivata ad una svolta. La Federazione Spagnola (RFEF) ha presentato una proposta alla Lega calcio iberica (LFP) per la formazione di un Commissione attraverso la quale negoziare collettivamente la divisione dei ricavi provenienti dal comparto televisivo.

Una Commissione divisa a metà

La Commissione, che comprenderebbe cinque rappresentanti della LFP e cinque rappresentanti della RFEF, fungerebbe da collegamento tra i club e il governo del Paese, che deve approvare una nuova legislazione per consentire che la vendita collettiva prendi il posto della contrattazione “individuale”. Un sistema, quello attuale, sbilanciato a favore di soli due club, Barcellona e Real Madrid, che, congiuntamente, assorbono il 46% delle risorse totali da distribuire poi a tutte le società della Liga spagnola. Addirittura si era parlato di un vero e proprio boicottaggio del campionato se il Governo non avesse accelerato i tempi di approvazione del nuovo sistema per i diritti tv. Tuttavia, c’è più di una speranza che il nuovo modello venga introdotto a partire dal campionato 2016-17, in cui il rapporto first to last si dimezzi a 4 a 1.

La Federazione come nuovo proprietario dei diritti tv

Il presidente della RFEF Angel Maria Villar infine, in una lettera diretta alla LFP, si è affrettato  dichiarare che è importante sottolineare che sarà la Federazione il “proprietario” dei diritti e che deve pertanto essere coinvolta nella definizione dei parametri del processo di vendita.

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Nato a Roma nel 1984, dopo la facoltà di Scienze Politiche il salto nel giornalismo sportivo con una collaborazione triennale con Canale Inter.