Serie A sanzioni tasse
(Foto Andrea Staccioli / Insidefoto)

Prosegue l’indagine della Procura della FIGC sul caso dei tamponi della Lazio. Un accertamento che mira a ver verificare eventuali violazioni del protocollo e delle norme sulla necessità dell’isolamento per i calciatori eventualmente positivi.

Il caso che riguarda i biancocelesti ha fatto mettere sull’attenti anche gli altri club di Serie A. Le positività accertate dalla UEFA, negate dal laboratorio laziale di Avellino e di nuovo registrare dal Synlab (centro a cui si appoggia l’organo del calcio internazionale) hanno aperto un caso clamoroso.

La questione – scrive la Gazzetta dello Sport – sarà affrontata oggi in Consiglio di Lega (in un secondo momento potrà essere portata in assemblea): il presidente Paolo Dal Pino segue da vicino e condivide la preoccupazione della maggioranza dei club per gli sviluppi della vicenda Lazio.

La Serie A, ancora prima della ripartenza estiva, aveva rinunciato all’identificazione di una struttura unica che potesse centralizzare le informazioni e uniformare i risultati: un’idea che oggi tornerà d’attualità e che verrà riproposta. Dopo quanto è successo la grande maggioranza dei club ha cambiato idea: serve un sistema unico per tutta la A.

«Ci vuole un metodo di controlli centralizzati fatti in un solo laboratorio», ha spiegato Maurizio Casasco, numero uno della Federazione medici sportivi italiani. Un sistema che comunichi i risultati a società e istituzioni e che ha comunque grandi costi.

La Fmsi si proporrà come ente terze, ma potrebbero essere adottate anche altre soluzioni. Attenzione e rigore per i controlli che Lega e Federazione avevano già sollecitato: la regolamentazione Lega, firmata dalle società, che prevede la possibilità di un unico rinvio di gara in caso di contagio esteso, va in questa direzione.

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